Ficha prática #

Preparazione della sessione di narrazione

PERCHÉ È IMPORTANTE?

La narrazione con le sue infinite valenze pedagogiche è il mezzo con il quale l’insegnante può idealmente creare all’interno dell’aula scolastica un luogo idoneo dove i bambini “fuoriescono” dall’ambiente scolastico ed entrano nel tempo della storia…

Il racconto orale, assume la valenza di attività inclusiva, enfatizza ulteriormente l’aspetto ludico dell’esperienza che ogni bambino ha con la storia narrata. I movimenti, le espressioni il corpo del narratore si trasformeranno con l’andamento della storia, assecondando gli umori e i sentimenti dei vari personaggi, coinvolgendo i bambini che non si limiteranno ad ascoltare ma vi parteciperanno emotivamente amplificandone il risultato.

La sessione di narrazione, tuttavia, non può essere lasciata solo all’improvvisazione, ma necessita di preparazione. Ecco alcuni consigli per organizzare una sessione di narrazione in cui tutti, adulti e bambini, potranno sentirsi il più possibile a proprio agio nel parlare.

PRIMA DELLA SESSIONE DI NARRAZIONE

  1. Comunicare ai bambini “l’evento” della narrazione. Programmarlo e dargli una cadenza fissa all’interno del palinsesto didattico affinché i bambini sappiano sempre con anticipo e possano aspettare quel momento con gioia.
  1. Allestire uno “spazio dedicato” all’attività di narrazione, in maniera che possa risultare più accogliente e coinvolgente (usando tappeti e cuscini, in modo che i bambini possano sedersi comodamente in terra) oppure, qualora non fosse possibile, sarà opportuno modificare momentaneamentela disposizione dei tavoli e delle sedie al fine di creare un luogo più ospitale e “diverso” dal contesto “aula”. Disporre i bambini seduti in cerchio.
  1. Abbassare le luci (quando è possibile) per creare un’atmosfera più accogliente, un’atmosfera che favorisca l’immaginazione.
  1. Scegliere la storia appropriata: in base all’età e al numero di bambini presenti. La storia deve essere utile agli alunni per i suoi elementi linguistici e per le tematiche trattate.
  1. Preparare la storia concentrandosi non solo sulla trama, ma anche sulle emozioni e le “immagini”. che si vogliono evocare nei bambini. Ogni racconto possiede una voce. Il narratore deve trovare quella voce e darle corpo, rendere vive tutte le emozioni trasformandole in un luogo dove i bambini possono abitare e soprattutto interagire.
  1. Stabilire il tempo necessario per dedicare ai vari momenti: presentazione dei personaggi, descrizione dell’ambiente e del contesto in cui la storia è ambientata. Una sorta di anteprima della storia, in modo da aiutare i bambini nella comprensione. (scheda pratica “Gestione del Tempo”)
  1. Pensate alla gestualità, al linguaggio del corpo da usare durante la narrazione. (scheda pratica “Esercizi per migliorare il linguaggio del corpo”)
  1. Studiate e preparate gli oggetti o gli oggetti di scena se avete intenzione di usarli. (scheda pratica “Oggetti e oggetti di scena”)
  2. Pensate all’uso di toni diversi nella vostra voce: più alta e più bassa, più forte e più morbida. Esercitatevi con esercizi di modulazione della voce. (scheda pratica “Esercizi di modulazione della voce”)
  1. Pensate alla durata della sessione di narrazione, tenendo conto di:
  • un elemento fondamentale nella narrazione orale è la dilatazione del tempo, che gioca un ruolo fondamentale per tutti i bambini. Deve essere un tempo “rilassato”, dedicato alle parole, al suono, all’armonia delle parole sottolineate da gesti e enfatizzate, dove necessario, dall’uso di sagome, burattini o altri strumenti ritenuti utili al racconto;
  • la storia deve essere raccontata molte volte dall’insegnante ai bambini, ma anche dai bambini agli altri bambini. Questo consentirà a ciascuno di loro di appropriarsi del racconto, acquisire fiducia e sviluppare sicurezza.
  1. Pensate alla struttura della sessione di narrazione:
  • potete iniziare la sessione con un indovinello (è interattivo, è divertente!);
  • continuate con una storia;
  • dopo si può proporre qualcosa di più partecipativo: una canzone, uno scioglilingua, una „storia da dita”;
  • raccontate poi un’altra storia;
  • fatene raccontare una ai bambini;
  • si possono raccontare 2 o più storie (a seconda della lunghezza o complessità).
    È importante che ci sia un mix di storie nuove e di storie già conosciute. I ragazzi assimileranno i racconti sessione dopo sessione e saranno in grado di raccontare da soli, acquisendo scioltezza e sicurezza.

L’insegnante non è un professionista della narrazione, ma può fare un ottimo lavoro!