Guida pratica

La narrazione a scuola
per padroneggiare l’arte
dell’oralità

Indice

Il progetto

Come raccontare le fiabe a scuola?

Con quali storie?

Quali potrebbero essere I benefici?

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Introduzione

Perché siamo tutti narratori

Basato su un racconto dell’Africa occidentale

Il ragno Anansi voleva avere tutta la saggezza del mondo, solo per sé stesso, e sapeva che la saggezza si trovava nelle storie del Dio del cielo. Usando tutte le sue astuzie, Anansi si impadronì di tutte le storie, le chiuse in una scatola e la legò sulla sua pancia.

— Mi arrampicherò sulla cima dell’albero più alto, per nasconderci la mia scatola di storie. Lì nessuno la troverà mai! pensava tra sé e sé.

Anansi cominciò a salire sull’albero, ma la scatola attaccata al suo ventre continuava a sbattere contro il tronco. Mentre Saliva sempre più in alto la scatola diventava sempre più fastidiosa. All’improvviso Anansi sentì le risate di un bambino ai piedi dell’albero.

— Ti stai prendendo gioco di me?
— Sì, gridò il bambino, perché sei un idiota, Anansi!
— Ti sbagli! urlò Anansi, io possiedo tutta la saggezza del mondo. Guarda, tutte le storie sono nella mia scatola!

Il bambino rideva ancora più forte.

— Se sei così saggio perché hai legato la scatola sulla pancia? Così facendo Così facendo sbatte contro il tronco dell’albero! Avresti dovuto legartela alla schiena!

Anansi sapeva che il bambino aveva ragione. Arrabbiato, slegò la scatola tirandogliela addosso. La scatola cadde, ma colpì un ramo dell’albero e aprendosi liberò tutte le storie.

Le storie trasportate dal vento, attraversarono gli oceani, le foreste e montagne di tutto il mondo. Lentamente, andarono alla deriva verso tutti noi.

È per questo che tutti portiamo delle storie dentro di noi.

È per questo che siamo tutti dei raccontatori di fiabe..

Barbara Lachi (Grimm Sisters)

Introduzione

La parola,, uno degli strumenti più antichi dell’umanità, è prima di tutto e soprattutto al centro della creazione.
La competenza orale è alla base di ogni apprendimento: prima di imparare a leggere e scrivere, il bambino deve imparare a parlare.

Si tende a credere che ci siano oratori nati, dotati di un carisma naturale, capaci di esprimersi con fluidità… e poi ci sono gli altri.

Alcuni beneficiano, fin dai primi anni di vita, di un ambiente che favorisce scambi ricchi e complessi, creando così un divario con coloro che provengono da ambienti meno privilegiati. Questa lacuna, evidente fin dall’inizio dell’apprendimento, cresce durante tutto il percorso scolastico e si ripercuote sulla vita professionale e sociale.

Tuttavia, esprimersi bene oralmente è qualcosa che si può imparare! Come possiamo aiutare gli alunni a migliorare la loro padronanza della parola parlata? Attraverso la pratica, con la narrazione.

Le fiabe fanno parte di un patrimonio culturale orale comune, sono narrazioni strutturate: un modello simbolico che incoraggia il ragionamento, la memoria, la fantasia, tra tanti altri benefici che vi invitiamo a scoprire.

Abbiamo scelto di presentare contenuti per gli studenti dai 5 agli 11 anni, in quanto si tratta di anni cruciali per l’apprendimento dei fondamenti.

Indice dei contenuti

Il progetto

Approfondimenti e spirito del progetto

Come raccontare le fiabe a scuola?

Dal punto di vista pedagogico, il metodo proposto in questa guida è diverso da quelli tradizionalmente proposti a scuola, che tendono piuttosto a valorizzare la parola scritta e la memorizzazione.
Dal punto di vista didattico, gli obiettivi da raggiungere sono diversi da quelli del campo della scrittura. Una prestazione orale non può essere valutata allo stesso modo di un testo scritto. In questo caso, l’obiettivo è quello di permettere ai bambini di raccontare storie senza l’aiuto di supporti (libri, immagini, ecc.).
Sul sito www.seedsoftellers.eu/it, oltre alle schede pedagogiche e pratiche, troverete esempi di storie pronte per essere raccontate, nonché registrazioni audio e video.

Con quali storie?

Abbiamo scelto di concentrarci sulle storie del patrimonio orale: racconti, giochi con le dita, filastrocche, fiabe cumulative, indovinelli, canzoni, miti e leggende… La narrazione è una delle forme orali più antiche e meglio condivise.
Storie da raccontare con le tue parole, le tue emozioni!

Quali potrebbero essere I benefici?

Prima di raccontare una storia, impariamo ad ascoltare. Quando raccontiamo una storia, creiamo le nostre immagini mentali, lavoriamo sulla nostra memoria e immaginazione, impariamo nuove parole e, di fronte agli altri, acquistiamo fiducia in noi stessi. La narrazione a scuola può portare a una serie di benefici a livello linguistico, cognitivo e sociale.
Raccontare a scuola significa partecipare a un progetto collettivo e inclusivo, dove tutti – compresi i bambini con specifiche difficoltà di apprendimento – sono ugualmente valorizzati. Per i bambini, parlare è prima di tutto un’opportunità di coinvolgere gli altri nel dialogo e per imparare ad ascoltarsi l’un l’altro, favorendo l’armonia in classe e allentando le tensioni.
Imparare ad ascoltare meglio significa diventare oratori migliori. Imparare ad essere un oratore migliore vuol dire pensare meglio, così, pensando più attentamente, impariamo a scrivere meglio.
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Il progetto