Ficha prática #

Esercizi per migliorare il linguaggio del corpo

PERCHÉ È IMPORTANTE?

Quando si racconta una storia agli alunni è necessario essere estremamente consapevoli del linguaggio del proprio corpo ed è altresì importante imparare a sviluppare questo mezzo di espressione. Sebbene queste istruzioni siano destinate agli insegnanti, i consigli forniti possono e devono essere trasmessi ai bambini. Per raccontare bene una storia e aiutare il pubblico ad immergersi nella storia, è importante utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dunque anche il linguaggio del corpo.

Stimolare l’immaginazione e creare emozioni non è un’impresa facile. Anche nella vita privata, il linguaggio del corpo rappresenta una grande percentuale della nostra comunicazione quotidiana.

Alcuni gesti sono legati alla cultura di provenienza, ma il linguaggio del corpo, inteso nel significato più profondo, può essere riconosciuto universalmente dagli esseri umani ed essere trasposto anche negli animali, questo tipo di comunicazione non verbale è chiamato cinesico. È importante sottolineare che il linguaggio del corpo non significa muovere mani o braccia, non è necessario, alcuni narratori infatti, sono capaci di raccontare in maniera appassionante quasi senza muoversi. Il linguaggio del corpo comprende infatti, un intero mondo di segnali fisici come la postura, la tensione, il contatto visivo, la direzione dello sguardo, le espressioni del viso, ecc. Soprattutto quest’ultime sono estremamente importanti. Al di là delle differenze culturali esistono sette emozioni universalmente riconosciute: tristezza, felicità, sorpresa, rabbia, rabbia, paura, disgusto e disprezzo.

COME FARE?

  1. INTRODUZIONE

Il linguaggio del corpo può essere utilizzato per aumentare l’impatto di un messaggio e la quantità di informazioni fornite. Potete usare il linguaggio del corpo per infondere dinamiche nella vostra storia, per simulare ad esempio la posizione spaziale degli elementi che vi circondano. Guardando e indicando una direzione, gli alunni saranno in grado di individuare ciò di cui parlate in relazione spaziale con i personaggi principali. È importante rimanere coerenti con il contenuto del vostro racconto.

Potete simulare anche le azioni “tecniche” imitando i movimenti che accompagnano l’azione reale, ad esempio: mescolare la zuppa, puntare una pistola, ecc. Se il movimento che dovete imitare è un po’ difficile, provatelo e studiatelo in anticipo.

Il linguaggio del corpo viene utilizzato anche per trasmettere e accentuare le emozioni poiché attraverso l’emozione si arriva maggiormente al cuore del pubblico. Il linguaggio del corpo può servire per impersonare al meglio un personaggio mostrandone la vera natura, ad esempio fingersi coraggioso mentre in realtà è un codardo. Dando maggior rilievo a ciò che sta accadendo.

Non si dovrebbe tuttavia usare il linguaggio del corpo in modo enfatico, poiché invece di dare un impulso alla storia, si correrebbe il rischio di distrarre gli alunni dal racconto originale. Qualora invece si voglia ottenere un effetto comico, l’esagerazione dei gesti ci aiuterà nell’intento.

2. IL CONFRONTO

Un pubblico giovane può a volte avere difficoltà a seguire una storia senza stimoli visivi che permettano di distinguere i personaggi e i luoghi. Il linguaggio del corpo è un mezzo attraverso il quale il narratore può accentuare alcune caratteristiche dei suoi personaggi per aiutare gli allievi a differenziarli o a seguire la storia in modo più fluido.

Attraverso il linguaggio del corpo, si possono mostrare le interazioni tra i personaggi, ad esempio, se state simulando un dialogo tra due personaggi che si trovano uno di fronte all’altro, potreste girare lo sguardo e la parte superiore del corpo da sinistra a destra. Questo aiuterà il pubblico a identificare chi sta parlando.

Il linguaggio del corpo, accompagnato da un’ottima narrazione, permette di dare molti suggerimenti sullo stato d’animo dei personaggi, sulle loro caratteristiche fisiche, sulla dimensione e il tipo di spazio in cui si muovono, ecc. divenendo così un valido strumento per l’allievo consentendogli di identificare più facilmente i vari personaggi.

3. LA VERITÀ È NEGLI OCCHI

Il linguaggio del corpo, soprattutto nella narrazione, passa attraverso le espressioni del viso e il contatto con gli occhi. La maniera più semplice per identificare e distinguere le espressioni facciali universali è quello di osservare il modo in cui le emozioni sono rappresentate nei fumetti, qui, per aiutare il lettore a capire, sono fortemente accentuate. I codici utilizzati nei fumetti sono riconosciuti da tutti i giovani.

Gli occhi e lo sguardo sono strumenti molto potenti del linguaggio del corpo, si dice infatti che gli occhi sono la finestra dell’anima. Il luogo e il modo in cui dirigete il vostro sguardo possono essere molto rilevanti per il vostro pubblico.

Ad esempio, spostare lo sguardo verso terra o guardare ovunque, ma non verso la persona con cui parla, rivela che quel personaggio prova vergogna oppure che sta cercando di nascondere qualcosa.

Lo sguardo fisso con un cipiglio può indicare rabbia oppure coraggio a seconda del tono di voce che lo accompagnerà e dei gesti usati, mentre uno sguardo dritto con gli occhi a mezza palpebra e con le sopracciglia alzate può indicare noia o indifferenza.

Esercizio 1

Scegliete un semplice dialogo tra due personaggi della vostra storia preferita e mettetevi davanti a uno specchio (o meglio ancora, filmatevi con il vostro telefono o altri dispositivi). Provate il dialogo con sguardi diversi e vedrete come il messaggio cambia a seconda del modo in cui dirigete il vostro sguardo e della vostra espressione facciale.

Figure 1 espressioni facciali http://impressdrawing.com/learn-draw-eyes

Esercizio 2

Provate lo stesso esercizio concentrandovi sulla postura, noterete che il modo in cui una persona posiziona il suo corpo (eretto, leggermente curvo, ecc.) racconta molto sul suo stato d’animo, sullo stato fisico e anche sulle sue intenzioni.

Come per le espressioni facciali, è interessante guardare le posture elaborate in quanto sono posizioni accentuate e le loro caratteristiche sono davvero enfatizzate.

Questo può essere trasformato in un gioco con gli amici o anche con gli alunni. Potreste adottare una postura e loro dovranno indovinare quale emozione/stato d’animo/professione/ecc. state cercando di rappresentare.

Esercizio 3

Il linguaggio del corpo è quindi una combinazione di postura e di espressioni facciali. Per esercitarvi scegliete una storia familiare e cercate di dare vita ai vari personaggi individuando per ciascuno una postura e delle espressioni facciali. Filmatevi durante la narrazione, modificando i personaggi, introducendo posture e nuove espressioni. Infine provate di fronte ad un pubblico e osservate le loro reazioni. Se possibile filmatevi in maniera da valutare il risultato. Confrontate le varie versioni in maniera da capire come ogni cambiamento introdotto può cambiare e migliorare la storia.