Ficha prática #

Valutazione dell’impatto generale

Sebbene una valutazione individuale potrebbe essere molto importante per le scuole, non è l’obiettivo che si è posto questo progetto. Al contrario si dovrebbe cercare di valutare l’impatto complessivo dei “racconti” su una classe per analizzarne il risultato e l’incidenza della capacità oratoria e sul livello di fiducia acquisita.

PERCHÉ È IMPORTANTE?

È di estrema importanza considerare l’impatto complessivo delle varie sessioni sullo sviluppo e la crescita dell’autostima degli studenti dopo ogni loro esperienza di oralità in pubblico.

Tale valutazione sarà effettuata attraverso l’osservazione sia del comportamento che del rapporto tra gli studenti del gruppo. Altrettanto importante è la relazione che lo studente stabilisce con il pubblico. Uno degli obiettivi principali di questo progetto è quello di incoraggiare gli studenti a sviluppare le loro capacità orali per farli sentire a proprio agio quando devono parlare di fronte ad altre persone.

VALUTAZIONE GENERALE DELL’IMPATTO

L’insegnante può tenere un diario in cui annotare il livello/capacità orale, raggiunto da ogni alunno (senza dare voti ma soltanto annotazioni sui progressi) in base ad alcuni criteri stabiliti:

  • Fluidità, scioltezza dell’oralità
  • Ricchezza di vocabolario
  • Ritmo
  • Fiducia
  • Struttura del discorso
  • Struttura e complessità della trama
  • Complessità delle frasi e della grammatica
  • Articolazione

Altri criteri interessanti da tenere in considerazione nella valutazione di impatto generale:

  • Quanti sono gli alunni che si offrono volontari per raccontare una storia?
  • Gli alunni che inizialmente si rifiutavano di partecipare, hanno trovato la spinta a farlo?
  • Durante l’insegnamento di altre materie, avete notato una differenza nel numero di alunni che si sono offerti volontari per rispondere oralmente a una domanda?
  • C’è stato un impatto positivo durante le lezioni di “lingua straniera”?

(ad esempio nella fluidità, nella lettura dei testi, una migliore composizione nella scrittura, testi più strutturati e più complessi, ecc.)

  • C’è stato un impatto sull’autostima generale degli alunni?

Chiedete ai genitori se hanno notato una differenza nel comportamento dell’alunno a casa? Oppure anche se lo studente abbia iniziato a raccontare delle storie a casa o ai propri amici anche al di fuori del momento della storia in classe?

Tutti questi elementi possono essere indicatori di un impatto positivo, rappresentato dal racconto orale in classe, sia in generale che individualmente.

STRUMENTI DI AUTOVALUTAZIONE E DI MOTIVAZIONE

La motivazione a raccontare storie è molto importante per avere un maggiore impatto positivo. Ogni qualvolta si chiederà agli studenti un’autovalutazione, è importante che la percepiscano come parte di un gioco, e non una valutazione formale. L’idea è quella di mantenere il tempo dedicato alla narrazione come uno spazio di libera espressione in cui gli studenti non si sentano sotto pressione come per ottenere un voto, ma liberi di sperimentare l’oralità. Ecco alcuni consigli su come rendere la parte di autovalutazione divertente e interessante per gli studenti.

Stimolate la ricettività – la sorpresa o il dubbio sino usati per catturare l’interesse.

Aumentate la curiosità – usate domande provocatorie, rompicapi, ecc.

Ogni studente deve poter partecipare al processo di valutazione.

PREPARAZIONE, REALIZZAZIONE

Prima della sessione di narrazione l’insegnante preparerà il materiale necessario per l’attività di valutazione, fornendolo però solo al termine della sessione per evitare di distrarre o influenzare i bambini

ALTRE OPZIONI NEL CASO IN CUI I BAMBINI RIFIUTINO DI PARTECIPARE ALL’ATTIVITÀ

Suggerire loro di:

👉 essere osservatori dell’attività degli altri;
👉 di essere coinvolti nella valutazione quando si sentono pronti;
👉 dare una valutazione individuale dopo che gli altri bambini hanno finito.

ATTIVITÀ SPECIFICHE LEGATE ALLA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DELLA NARRAZIONE DI STORIE / FIABE SULLA MENTALITÀ DEGLI ALUNNI

👉 Tecnica ” Obiettivo di valutazione”

Viene realizzato un bersaglio con cerchi concentrici con i numeri da 0, 10, 20, 30, con il numero più grande al centro.

Ad ogni numero corrisponde un significato che l’insegnante dovrà spiegare in anticipo. Ai bambini saranno poste delle domande, per esempio se la storia raccontata è piaciuta. I bambini risponderanno mettendo un segno nel cerchio corrispondente:

30 punti – mi è piaciuto molto.

20 punti – mi è piaciuto.

10 punti – non mi è piaciuto particolarmente.

0 punti. – non mi è piaciuto.

Ai bambini che non hanno apprezzato la storia verrà data l’opportunità di formare una squadra e di crearne una propria da presentare agli altri.

👉 Tecnica del “semaforo”

Ad ogni bambino vengono dati tre bastoncini di differente colore: giallo, rosso e verde. Ogni colore ha un significato che l’insegnante spiegherà in anticipo. Ai bambini saranno poste delle domande alle quali risponderanno con il bastoncino del colore corrispondente che ritengono più opportuno.

Colore verde – mi è piaciuto molto.

Colore giallo – non mi è piaciuto particolarmente.

Rosso – non mi è piaciuto.

Anche in questo caso ai bambini che non hanno apprezzato la storia verrà data l’opportunità di formare una squadra e di crearne una propria da presentare agli altri.

Utilizzando le tecniche appena introdotte possono essere poste altre domande in relazione alle storie, ad esempio:

  • Ti è piaciuto raccontare una storia?
  • È stato difficile raccontarla?
  • Se si potesse cambiare qualcosa durante il racconto, cosa cambieresti?
  • Come ti senti raccontando una storia?
  • Cosa hai imparato oggi?

La sensazione generale che si prova quando si prende l’iniziativa e si parla in pubblico, nonché la tranquillità che si prova nel farlo, è un indicatore importante dell’impatto che la narrazione può avere sugli alunni. Più si sentiranno a loro agio, più gli piacerà raccontare storie, migliorando e aumentando la fiducia in sé stessi ogni qualvolta parleranno in pubblico.

Per questo è così importante l’autovalutazione dello studente che possiamo riassumere in due semplice domande: “Ti è piaciuto?” e “Perché?”