Ficha prática #

Struttura della storia

Ai fini di una buona narrazione, una delle componenti principali è il modo in cui la storia è strutturata. La struttura, infatti, deve essere chiara e ben costruita affinché il pubblico possa seguire con attenzione, una storia confusa causerà noia e disinteresse. Avere la capacità e padronanza nella strutturazione delle storie rappresenta una grande risorsa che aiuterà gli studenti a costruire narrazioni coerenti anche in altri campi della loro vita.

PERCHÉ È IMPORTANTE?

Lo scopo è quello di instillare e infondere nella mente degli alunni, le strutture narrative in maniera spontanea, fluida, attraverso la ripetizione dello stesso racconto in modo che possano distinguere le relazioni di causa-effetto e apprendere il naturale fluire della storia. Così durante la narrazione essi tenderanno a imitare e a seguire gli stessi schemi e strutture. Esistono anche altri metodi e strumenti per aiutare gli studenti, ad esempio le mappe delle storie oppure gli Stick Story – bastoncini delle storie (scheda pratica “I bastoncini delle storie”). Imparando la costruzione delle storie diverranno maggiormente consapevoli a riconoscere e usare gli elementi chiave, i momenti cruciali essenziali ed infine la struttura generale della storia.

L’ideazione di questi strumenti strutturali stimolerà non soltanto la loro immaginazione ma li aiuterà a sviluppare le loro capacità di visualizzazione, trasformando gli oggetti del mondo circostante o usando simboli, per creare nuovi oggetti con nuove proprietà, incrementando così la loro immaginazione e creatività.

La capacità di trasformare gli oggetti e il mondo circostante attraverso l’analisi e la sintesi è una delle prime “tecniche” con cui il bambino impara a conoscere la realtà e ciò che lo circonda (ad esempio il bastone è un cavallo, la bambola – una principessa o un bambino, ecc.).

Questa scheda contiene alcuni suggerimenti che possono aiutare a sviluppare la capacità di strutturare la narrazione, il modo in cui si evolve e procede il pensiero, rafforzando la capacità di cercare e trovare risposte differenti, variegate e non standardizzate a una domanda o a un problema. Nel caso in cui si usino oggetti, simboli o elementi per strutturare fisicamente o visivamente la storia, si comincia con esercizi di associazione di idee, stimolando i bambini a formulare alternative che rispondano a determinate circostanze. L’obiettivo è quello di elaborare una veloce sintesi delle idee e delle esperienze nella fase di ricerca creativa.

STRUMENTI PER INCORAGGIARE LA MOTIVAZIONE

Una volta che gli studenti avranno appreso a padroneggiare le strutture di base delle storie, l’insegnante, applicando questo “metodo”, potrà chiedere agli studenti di creare brevi storie basate su oggetti quotidiani, usando la loro immaginazione.

Gli studenti non dovranno dunque ripetere una storia stereotipata, ma costruirne una nuova, basata sulle strutture delle storie che conoscono.

NARRAZIONE DI GRUPPO

Un altro esercizio può essere la narrazione di gruppo. L’insegnante dirige le diverse fasi della storia e incoraggia gli alunni a seguire una struttura condivisa. Per esempio:

  1. L’insegnante chiede ad un volontario di scegliere il titolo per la storia che racconteranno tutti insieme.
    Es.: il bambino sceglie il titolo: “Il pollo e l’ombrello”.
  1. L’insegnante chiede agli alunni di descrivere il momento in cui si svolge la storia.
    Il bambino comincia: “C’era una volta, milioni di anni fa, quando vivevano i dinosauri e il pollo aveva i denti…”
  1. L’insegnante chiede ad un altro volontario di indicare “dove” si svolge la storia.
    Secondo volontario: “… in una terra dove sugli alberi al posto delle foglie crescevano delle bolle!”
  1. L’insegnante chiede ad un altro volontario di descrivere l’eroe protagonista:
    Terzo volontario: “… un piccolo pollo giallo con un solo dente.”
    Così avanti fino alla fine della storia.

La storia può avere una struttura molto semplice all’inizio, e col tempo l’insegnante può creare strutture più complesse.

Questa struttura può essere preparata anche sotto forma di una mappa della storia, con indicazioni generali o come una lista di suggerimenti:

  • C’era una volta…
  • Quando…
  • Dove…
  • Un eroe di nome…
  • Quella era (azione)…
  • Ecc.

Un altro esercizio molto interessante, è quello modificare la storia scelta, collocando il personaggio protagonista in un tempo differente, per esempio: La bella addormentata si sveglia nella nostra epoca. Immaginare quindi il nuovo sviluppo e il finale.

PREPARAZIONE, REALIZZAZIONE

  • Analisi delle caratteristiche di un racconto e cambiamento/ sostituzione di una caratteristica in funzione della scelta fatta. Motivare le ragioni della trasformazione e le conseguenze causate da questo cambiamento.
  • Preparazione della struttura generale della storia, per la narrazione di gruppo.

ALTRE OPZIONI NEL CASO IN CUI I BAMBINI RIFIUTINO DI PARTECIPARE ALL’ATTIVITÀ

Chiedete di:

  • essere un osservatore dell’attività degli altri;
  • aiutare l’insegnante a dirigere la sessione di narrazione di gruppo;
  • scegliere la storia originale della quale verranno cambiati i personaggi.

Attività specifiche legate alle fiabe

  • Osservare illustrazioni collegate, disegnare/ricalcare immagini grazie ad una scatola ottica, oggetti.
  • Racconto e ascolto di storie fantastiche.
  • Introduzione di elementi di uno scenario di fantasia.