Ficha prática #

Il gioco con le ombre

Il gioco con le ombre è quasi certamente uno dei modi più antichi di raccontare storie. Ha un impatto molto positivo sullo sviluppo emotivo e intellettuale del bambino e soddisfa il suo bisogno primario – quello di esprimersi giocando.

Ci sono molti modi per giocare e sfruttare le ombre… E noi ve ne proponiamo alcuni!

IL TEATRINO DELLE OMBRE

PERCHÉ È IMPORTANTE?

Il teatro delle ombre è una forma di narrazione multisensoriale che coinvolge i bambini sotto vari punti di vista, uditivo, visivo e emozionale. Può essere considerato uno strumento efficace che racchiude in sé l’incanto e la magia necessarie per coinvolgere i bambini nel racconto. L’insegnante userà il teatro delle ombre per il racconto, le cui suggestioni saranno amplificate dall’ambiente stesso, un luogo in penombra dove la luce rappresenterà l’energia vitale dei personaggi del racconto.

Questo mezzo eserciterà una forte attrattiva sui bambini che vorranno in seguito, su invito dell’insegnante sperimentare loro stessi questa forma di narrazione.

Le ombre possono essere realizzate in due differenti modi, il primo con l’uso di un vero e proprio teatro e il secondo, più semplicemente di una parete bianca.

Il teatro di facile realizzazione è costituito da uno schermo semitrasparente, retro illuminato sul quale proiettare le ombre delle silhouette. Questo mezzo consente, volendo, di diversificare i materiali e i colori con cui realizzare le silhouette e le scenografie. L’uso della parete bianca pur semplificando, richiede comunque un po’ di pratica per poter coordinare i movimenti e conseguentemente la narrazione.

I bambini possono essere coinvolti anche nella creazione e preparazione delle varie silhouette dei personaggi della storia. Questa attività consentirà ai bambini di continuare in maniera subliminale la narrazione.

COME FARE?

É molto importante che l’insegnante sappia usare questa tecnica, per creare la giusta suggestione e trasformare i movimenti e le ombre in un vero e proprio supporto visivo per le parole. Dovrà dunque esercitarsi per rendere il racconto fluido e scorrevole, individuando i momenti salienti del racconto che saranno enfatizzati da piccoli effetti luminosi: per esempio muovendo in circolo la luce, oppure avvicinandola e allontanandola dalla sagoma per rendere l’ombra più piccola oppure grande. Questi esperimenti serviranno, non solo per poter raccontare meglio ma anche, come argomento di insegnamento ai bambini.

Dopo aver raccontato, infatti l’insegnante potrebbe invitare i bambini singolarmente o a piccoli gruppi a trasformarsi in narratori, usando questa tecnica che consente di creare un vero e proprio “filtro positivo” tra il narratore e gli ascoltatori. Le difficoltà espressive dei bambini dovute a difficoltà di apprendimento o alla semplice timidezza potranno infatti essere superate attraverso questa tecnica che consentirà ai bambini di “celarsi” dietro questo strumento.

Prima del racconto vero e proprio i bambini potrebbero essere coinvolti nella creazione e realizzazione delle sagome dei vari personaggi.

COME RACCONTARE LA STORIA CON LE OMBRE?

1. Creazione delle sagome dei principali personaggi del racconto. Tracciate il contorno del profilo del personaggio su una carta (che abbia una grammatura di almeno 200 gr) e ritagliatelo. Incollate sulla sagoma un bastoncino.

2. Se non si dispone di una struttura per il teatro delle ombre,le ombre possono essere proiettate direttamente sul muro con la torcia. La stanza deve essere resa buia!

3. Se avete una struttura per il teatro delle ombre, collocatela nella stanza per permettere agli alunni di giocare con le ombre e le sagome.

La struttura sarà retro-illuminata.

OMBRE CINESI

PERCHÉ SONO IMPORTANTI?

Nel gioco delle “ombre cinesi”, non servono le sagome ma solo le nostre mani e una lampada. Questa tecnica prima ancora di essere una tecnica narrativa è appunto un gioco, la capacità, grazie a sapienti posizioni e “incastri delle mani e delle dita” di creare figure e personaggi.

Oltre a suscitare incanto e meraviglia, questo gioco aiuta a sviluppare la motricità fine dei bambini, ovvero la capacità di controllare i piccoli movimenti di mani, dita, faccia, bocca e piedi dunque a migliorare il livello di coordinazione oculo-manuale.

I bambini sono affascinati dalle ombre: l’ombra è la nostra prima compagnia, il compagno che non ci abbandona mai. Poterle creare è dunque un gioco stimolante e divertente, perfino i movimenti o le forme poco riuscite possono diventare spunto e stimolo per raccontare e inventare qualcosa di differente ma soprattutto questo gioco, consente di familiarizzare con una delle paure più importanti per i bambini, quella del buio.

COME USARLE?

Occorre una piccola fonte luminosa e creare oscurità nella stanza. E naturalmente avrete bisogno di un muro bianco e di mani “esperte”.

Una fonte di luce illumina solo le mani, le ombre appaiono sulla parete e tutto appare più bello e magico!

Esistono piccoli manuali che insegnano a creare animali e figure varie, basterà fare un po’ di pratica prima di mettere in scena le storie!

Fonte: The Art of Shadowgraphy – How it is Done by Trewey (1920)