Ficha prática #

Aumentare la fiducia del giovane narratore

Come possiamo aiutare un giovane narratore a migliorare la fiducia in sé stesso quando racconta una storia?
Come possiamo affrontare la paura di parlare in pubblico?

PERCHÉ È IMPORTANTE?

L’autostima è un concetto individuale che si consolida negli anni. Per lo sviluppo di ogni bambino è essenziale che gli adulti, siano genitori, insegnanti o amici, possano aiutarlo, trasmettendogli quelle basi che possano infondergli positività e autostima, per affrontare al meglio le sfide più importanti.

Imparare fin da giovani a parlare in pubblico migliora le capacità di comunicazione e aumenta la fiducia in sé stessi, consente inoltre di sviluppare anche importanti abilità come argomentare, discutere o organizzare. La fiducia acquisita fa aumentare la capacità di persuasione ed è più facile per un bambino che sappia argomentare, coltivare la sua capacità di leadership.

Fondamentale, dunque, che i bambini perdano il loro timore di parlare in pubblico ma soprattutto quello di esprimere e comunicare agli altri le proprie idee. Ecco alcune proposte per aiutarli ad acquisire fiducia.

Date sempre ai bambini l’opportunità di parlare di ciò che più gli piace fare, dei loro sentimenti e sensazioni; offrite loro momenti di conversazione quotidiana in classe, soprattutto durante la sessione di narrazione, quando i bambini hanno una maggiore possibilità di esprimersi. L’insegnante sarà un semplice ascoltatore. Lasciandoli parlare di un argomento nel quale si sentono a proprio agio e che non costituisce oggetto di valutazione, avranno una maggiore libertà di parola sentendosi a proprio agio nel farlo. Parlare, dunque, verrà associato ad una sensazione positiva piuttosto che alla paura di una valutazione.

  1. Sviluppate un atteggiamento critico negli studenti lasciando che esprimano le loro idee. Questo li farà sentire al sicuro.
  2. Se un bambino è timido e si trova insieme ad altri bambini, evitate di parlare in sua vece.
    Gli insegnanti/tutori devono cercare di incoraggiarli il più possibile lasciando che lo studente timido trovi il proprio spazio e tempo di risposta.
  1. L’ascolto di brevi racconti fin dalla più tenera età arricchisce il vocabolario e aiuta a strutturare le idee degli ascoltatori.
  2. Date un riscontro positivo ogni volta che lo studente parla davanti alla classe.
  3. Con studenti che hanno difficoltà di apprendimento, usate frasi brevi e parole semplici.

COME FARLO?

Iniziate chiedendo allo studente di raccontare brevi indovinelli o barzellette che siano facilmente memorizzabili, appena avrà acquisito una maggiore sicurezza potrà passare a narrazioni più complesse.

Offrite momenti di dialogo/conversazione quotidiana su argomenti scelti dagli studenti, come: cosa amano fare di più, i loro animali preferiti, i loro giochi preferiti, ecc. Aiutateli sempre quando si sentono persi e incoraggiateli a parlare un po’ di più ogni volta.

Con il supporto di libri, burattini o scatole delle storie, l’insegnante può iniziare una storia e condividerla con gli studenti, facendo loro domande che serviranno come base per la sceneggiatura e per aggiungere un passaggio in più, completando così la narrazione dell’insegnante (scheda pratica “Oggetti e oggetti di scena”).

In aggiunta al “cerchio di narrazione”, il momento di confronto è importante per la costruzione delle storie, poiché è un altro dei motivi per cui gli insegnanti devono integrare i contenuti dei giochi dei bambini proponendo diverse possibilità.

I bambini, in classe, dovrebbero eseguire vari esercizi di oralità, ad esempio interpretando altre persone o personaggi (giochi di ruolo: personaggi della storia, padre, madre, insegnante, un animale, un poliziotto, un postino, un giornalista, una fata, dei mostri, ecc.).

Un’attività permanente e quotidiana dovrebbe essere quella del circolo di conversazione. Questo infatti, è un momento di interazione e dialogo tra gli studenti e l’insegnante. Attraverso le conversazioni, si propongono varie situazioni che consentono ai bambini di esprimersi. Con questa attività l’insegnante può organizzare momenti di lavoro per l’oralità.

Può invitare i bambini a parlare del loro animale preferito, o ad imitare un animale chiedendo agli altri di scoprire quale sia l’animale imitato? Oppure chiedere come passano il tempo libero ed invitarli a raccontare e condividere con gli altri. L’insegnante resterà sempre un semplice ascoltatore.

Sugerimenti:

Create in aula un angolo dedicato alle notizie/letture/conversazione.

(Disponete in cerchio sul pavimento dei cuscini o sedie su cui far sedere i bambini, creando così un ambiente dove tutti possano sentirsi a proprio agio).

💡 Attività 1

(A partire da 6 anni)

L’insegnante propone situazioni in cui gli studenti possono raccontare il loro fine settimana, parlare del loro animale domestico, ecc.

💡 Attività 2

(A partire da 6 anni)

Fate delle imitazioni, utilizzando onomatopee. Es: come suona il telefono? Com’è il miagolio di un gatto? Imitare un aereo…

Fate Lavorare con le rime, gli scioglilingua…

Fate praticare attività che facciano lavorare gli organi collegati alla fonetica: ad esempio: schioccare le labbra, far vibrare la lingua.

💡 Attività 3

(A partire da 8 anni)

Ponete diversi oggetti in una “scatola segreta”. Invitate ogni studente a prendere uno degli oggetti e a descriverlo più dettagliatamente possibile.

Oppure mettete dei biglietti con delle istruzioni chiedendo ad ogni studente di interpretare e raccontare attenendosi alle istruzioni.

(Parlare cantando, parlare il più velocemente possibile e imitare gli animali…)

💡 Attività 4

(A partire da 8 anni)

Molto importante è creare continuità tra la scuola e la casa chiedendo ai bambini di raccontare ai propri famigliari la storia su cui si è lavorato in classe.

💡 Attività 5

(A partire da 7 anni)

L’insegnante racconta una storia, e lo studente continua la storia usando la sua immaginazione.

💡 Attività 6

(A partire da 8 anni)

Raccontate una storia e poi chiedete a piccoli gruppi di studenti di raccontare la storia ai loro compagni di classe oppure di raccontarla in un’altra classe…

💡 Attività 7

(A partire da 8 anni)

Intervistare gli studenti nel parco giochi. Alcuni studenti giocano a fare i giornalisti o i registi… Sfidate gli studenti ad assumere il ruolo di giornalista e/o di intervistatore (in piccoli gruppi).

Filmate le attività, permettendo così agli studenti di osservare e commentare le loro performance.

Gli studenti potranno ricevere un feedback sul loro lavoro.

Spetta sempre all’insegnante complimentarsi con i suoi studenti in modo che si sentano più sicuri di sé.

L’insegnante dovrebbe sempre dare un riscontro positivo ai suoi studenti e fare critiche costruttive.

💡 Attività 8

(A partire da 8 anni)

L’insegnante dopo aver raccontato una storia propone agli studenti di creare sagome o burattini dei personaggi con cui gli studenti potranno raccontare la storia.

Un gruppo di 4 o 5 studenti drammatizza la storia e l’insegnante realizza un video da commentare in seguito per consolidare la fiducia degli studenti.

💡 Attività 9

Invitare i genitori/nonni a scuola per raccontare storie e poi invertire i ruoli; proponendo agli studenti di raccontare storie ai loro invitati.