Scheda tematica

Tradizioni

USANZE E SUPERSTIZIONI

“La superstizione sta alla religione come l’astrologia sta all’astronomia”

Voltaire

Una superstizione vale una speranza.

Balzac

TRADIZIONI

Le tradizioni sono formate da un insieme di usanze tramandate di generazione in generazione. Spesso sono basati su feste religiose divenute nel tempo soprattutto usanze commerciali (come i mercatini di Natale). Un tempo portatori di identità, sono la base di una narrazione comune e servono come marcatori temporali durante l’anno. Per esempio se pensiamo al Natale, penseremo contemporaneamente a quegli elementi che lo caratterizzano: l’albero, il tronco e i regali. Oppure all’Epifania con le calze della Befana, la Candelora e le frittelle, la Pasqua e le uova, ecc.

Purtroppo, la maggior parte di noi ha dimenticato il significato di queste tradizioni.

Ad esempio perchè usiamo le uova a Pasqua, e nel periodo della primavera? Le uova sono simbolo di fertilità e di vita, la terra rinasce.

Nel Medioevo, più prosaicamente prima della Pasqua c’era la Quaresima, durante la quale la Chiesa chiedeva alla gente di osservare l’astinenza da carne e uova. Tuttavia le galline deponevano molte uova e contadini, che vivevano con grande parsimonia, le conservavano con cura uova, così il giorno di Pasqua, con la fine della Quaresima, potevano finalmente mangiarle.

Il cibo gioca un ruolo importante in tutte queste tradizioni, oltre alle quali vi sono tutti quegli eventi legati alla famiglia come nascita, matrimonio, morte, per ciascuno dei quali in ogni società esistono riti molto precisi. Queste tradizioni raccontano di noi e svolgono un ruolo molto importante in ciascuna comunità, tuttavia i tempi moderni mettono a dura prova la loro corservazione.

USANZE

Costumi e usanze sono legati strettamente ai territori, sono costituiti da un insieme di regole alle quali fanno riferimento e si conformano i vari gruppi sociali. Come per le tradizioni sono

trasmessi oralmente di generazione in generazione, e creano legami profondi tra gli individui della stessa comunità. (“Une fois n’est pas coutume”) Una volta non fa un’abitudine, recita un adagio francese che ci mostra l’importanza della ripetizione. Le antiche usanze pagane sono scomparse, ma alcune sono state reintegrate nella cultura moderna, inoltre con il tempo e grazie forse alla globalizzazione ne nascono di nuove, come il pre-matrimonio, l’addio al nubilato, solo per citare quelle che stanno prendendo piede tra i più giovani.

SUPERSTIZIONI

Le superstizioni sono l’oggetto di una narrazione comune in cui tutti credono.

Sono convinzioni che si basano sulla paura ma soprattutto sull’ignoranza, derivanti spesso dall’incertezza dei tempi. Credere nei presagi, in certi segni, non è semplicemente un modo per tranquillizzarsi, ma piuttosto il desiderio di poter così dominare e controllare gli eventi sfavorevoli. Per esempio in molte società toccare oggetti di ferro è un modo per allontanare la sfortuna. Le superstizioni sono legate alle credenze popolari, sono universali ed esistono fin dall’alba dei tempi in tutte le culture e in tutti i continenti.

Possiamo distinguere due forme di superstizioni (più o meno presenti nelle varie parti di Europa): legate alla trasmissione di generazione in generazione. Superstizioni negative e superstizioni positive.

Passare sotto una scala, la vista di un gatto nero che attraversa la strada, rappresentano per alcuni, segni di cattivo auspicio. Il numero 13 ha influenze differenti, negli Stati Uniti per esempio il 13° piano non esiste negli ascensori, mentre in Italia ha una doppia valenza, infatti, tredici erano i commensali all’ultima cena, dunque si cerca sempre di evitare questo numero ad un pranzo di famiglia, ma in un tempo non troppo lontano 13 era il numero di risultati di partite di calcio che si dovevano indovinare per diventare ricchi. Fare 13 quindi rappresentava una fortuna.

Trovare un quadrifoglio o camminare con il piede sinistro sulla cacca di un cane sono considerati presagi felici. Se un ragno attraversa la strada ha significato diverso in base a momento della giornata in cui avviene:

Ragno del mattino => dolore

Ragno a mezzogiorno => preoccupazioni

Ragno della sera => speranza

Pronunciare la parola coniglio su una barca può portare sfortuna. Le barche infatti sono fatte di legno e si credeva che i conigli fossero capaci rosicchiarlo procurando buchi che ne avrebbero ovviamente causato l’affondamento.

Le superstizioni, sono numerose ovunque e variano da paese a paese.

Tutte queste storie ci aiutano tenere vive le nostre radici e a promuovere uno stile di vita e di pensiero. Queste sono ancora saldamente ancorate al territorio e noi con loro, danno un senso alle usanze e alle feste, danno ritmo alle stagioni, sebbene spesso, noi abbiamo dimenticato del perchè della loro esistenza..

ATTIVITÀ

– Chiedete agli studenti di raccogliere storie sulle superstizioni ma anche sulle usanze e le festività legate all’anno.
– Chiedete ai bambini di inventare una storia intorno a una festa o una tradizione che conoscono per spiegare il perché dell’esistenza e della celebrazione in quel dato modo.
– Raccontate del vostro incontro con il ragno in giardino o in casa, tenendo conto del momento della giornata in cui è avvenuto l’incontro.
– Immaginate di raccogliere le uova di Pasqua nella foresta…
– Chiedete ai bambini come immaginano il loro prossimo Natale?