Scheda tematica

Eroi fondatori

In origine era l’epopea…

“Eroi”, questa singola parola è in grado da sola di evocare il senso di avventura, dei miti, e dei racconti e delle leggende che accompagnano ciascuno di noi. La figura dell’eroe ci è giunta grazie all’Epopea di Gilgamesh, il più antico racconto eroico dell’umanità, risalente a oltre 3500 anni fa.

Nella nostra epoca, quando si parla di eroi, si pensa spesso ai supereroi. Ma sebbene siano onnipotenti, spesso i supereroi nascondono un punto debole, ad esempio la kryptonite per Superman. Superare queste debolezze porta i supereroi sulla strada verso il merito e la gloria.

Glie roi ci affascinano da sempre e ancora oggi restiamo ammaliati dalle loro gesta, forse perché siedono alla corte degli dei e ne condividono le storie

Gilgamesh, Ulisse, Ercole emergono dalle epopee, le loro storie sono alla base dell’origine di intere comunità, narrando i valori che quella stessa società deve adottare.

Le avventure di Gilgamesh, mitico sovrano di Uruk, nella bassa Mesopotamia, sono anche una genesi del mondo. Le dodici tavolette di argilla risalenti al 3700 a.C., narrano di come gli dei abbiano plasmato gli uomini affinché potessero eseguire tutti quei compiti che a loro erano sgraditi. Tuttavia queste creature, aumentarono di numero e si dimostrarono così rumorose da infastidire il sonno degli dei, i quali decisero di annegarle mandando un diluvio… evento ripreso molti secoli dopo anche nella Sacra Bibbia.

L’Iliade e l’Odissea attraverso la narrazione delle vicende di personaggi come Ulisse, Achille, Ettore e di molti altri, mostrano lo stesso rapporto di vicinanza con le divinità. Questi testi così come la Teogonia (che narra le origini degli dei) di Esiodo, autore contemporaneo di Omero (VIII_VII sec. A.C.), anticipano non solo le prime dottrine filosofiche greche ma mostrano tutta la genealogia divina su cui si basa e si fonda il patrimonio mitico della cultura greca, cominciando dalla personificazione della Terra, chiamata Gaia, nata prima di Eros e dopo Chaos. A lei si deve la generazione delle razze divine. 

EROI CIVILIZZATORI

Sia che abbiano discendenza divina o che siano nati da una semplice pastorella, gli eroi, possiedono gli stessi difetti degli dei, spesso sono poco sensati, tuttavia proprio la loro irragionevolezza li rende perfetti per deliziare gli appassionati di storie.

Eracle, (Ercole per i romani), è l’eroe assoluto dei Greci che riservano tale titolo solo ai semidei o ai più valorosi in campo durante la guerra. Eracle è la rappresentazione perfetta di tutto questo, egli infatti è un semidio, la sua nascita è dovuta all’unione del dio Zeus con l’umana Alcmena, moglie di Anfitrione (Zeus promise che avrebbe dominato su tutta la stirpe, ma Era, gelosa fece in modo che così non fosse.) Eracle è anche il protagonista della Gigantomachia, battaglia finale tra dei e giganti, per ristabilire finalmente l’ordine e l’armonia voluti da Zeus. Eracle che come i Giganti è un semidio è l’unico che possa sconfiggerli. Eracle dunque come civilizzatore del mondo.

Ancora una volta è Era, legittima moglie di Zeus, che avendo fallito l’omicidio del piccolo Eracle, lo punisce facendolo impazzire. La follia di Eracle, è talmente cieca che uccide i suoi stessi figli. Perfino Ulisse parlando di lui dice : “Ci sono eroi che mi superano e che mi rifiuterei di sfidare.”. Eracle il cui nome in origine era Alcide prende il nome di Eracle che significa “Gloria di Era” per poter espiare la sua colpa. Giunto quindi alla corte del cugino Euristeo si sottoporrà alle dodici fatiche che gli daranno fama eterna, fino a divenire un vero dio e salire nella gloria dell’Olimpo.

Vicino agli dei, l’eroe, con le sue difficoltà, i suoi stati d’animo e la sua umanità, mostra il conflitto. L’eroe consuma tutta la sua esistenza per accettare questa umanità fragile e transitoria e per dispiegare tutto il suo potenziale morale ed etico. Come l’astuto Odisseo, altro testimone dell’eccessività degli eroi antichi, che rinuncia all’immortalità offertagli da Calipso.

IL VIAGGIO DELL’EROE

Nel vasto territorio immaginario degli eroi, l’antropologo americano Joseph Campbell identificò nel 1949 un modello standard che chiamò “il viaggio dell’eroe” nel suo libro L’eroe dalle mille e una faccia. Questo modello sarebbe radicato nell’inconscio dell’umanità e lo condivideremo tutti.

La leggenda vuole che il creatore di Star Wars, George Lucas, vagasse di rifiuto in rifiuto con Luke Skywalker e Darth Vader tra le mani fino a quando non scoprì questo schema, trasmesso da Scorsese o Coppola (a seconda della fonte). Allora, non restava che “riscrivere” l’intera saga, mettendosi, passo dopo passo, su una pozione magica, di cui ecco i passi principali. Questa tabella di marcia è diventata un classico nei corsi di scrittura e nei manuali di apprendisti sceneggiatori.

Separazione

1. Il richiamo dell’avventura
2. Rifiuto della chiamata
3. L’aiuto soprannaturale

Iniziazione

4. Attraversamento della prima soglia
5. Il ventre della balena
6. Il cammino delle prove
7. Incontro con la dea
8. Tentazione
9. Riunione con il padre
10. Apoteosi
11. Il dono supremo
12. Rifiuto del ritorno
13. La fuga magica

Ritorno

14. La liberazione dall’esterno
15. Attraversare la soglia sulla via del ritorno
16. Padrone dei due mondi
17. Libero davanti alla vita

ATTIVITÀ

Per i bambini più grandi: inventate insieme una storia basata sulle tappe principali del viaggio dell’eroe.