Scheda tematica

Eroi dei racconti

Gli eroi delle fiabe passano il loro tempo a superare primati!

Jean Giraudoux

EROI DI IERI E DI OGGI

Nonostante la narrazione fantastica sia sempre riferita a luoghi e tempi lontani, il linguaggio diretto e ricco di significato che contraddistingue questa forma narrativa, fa sì che il messaggio contenuto, di felicità raggiunta con i propri sforzi e grazie a i propri meriti, diventi un messaggio universale che tutti sono in grado di comprendere e fare proprio.

Illustration by Grimm Twins
Illustration by Grimm Twins

Le fiabe sembrano (e alcuni studiosi sostengono questa tesi) riproporre i rituali di iniziazione primitivi, riti che costituivano il passaggio dei bambini e delle bambine all’età adulta, riti nei quali era necessario dimostrare abilità e coraggio per poter assurgere di diritto nella comunità adulta. Anche gli eroi delle fiabe devono superare delle prove e sottoporsi a riti di passaggio spesso dolorosi e difficili per poter avere accesso alla propria ricompensa e al lieto fine, dimostrando così che l’impegno e la volontà di superare i propri limiti portano comunque al superamento delle avversità. Questo aspetto consente al bambino attraverso l’immedesimazione nell’eroe protagonista di fare proprie queste capacità sviluppando così autostima e sicurezza in sé stessi.

L’EROE: UN UOMO “COMUNE”

L’eroe costituisce il ruolo base intorno al quale si sviluppa l’intera vicenda. Sempre è chiamato a superare prove e avversità dimostrando così le proprie capacità eccezionali. L’etimologia della parola italiana deriva dal greco antico, la cui radice indoeuropea (attribuita alla parola greca ser) significa proteggere. Dunque l’eroe ha il compito di proteggere gli altri e sé stesso e di condurre “fuori” dai pericoli e dalle avversità. L’eroe della fiaba è tuttavia differente dal concetto di eroe nell’antichità: ovvero un uomo considerato superiore agli altri grazie e spesso a doti divine che lo rendevano in grado di compiere attività eccezionali e, al favore degli dei. Nella fiaba invece l’eroe è una persona comune, può essere una donna, un uomo, un bambino o un animale. Ha origini umili che sovverte nel corso del racconto. A volte in suo soccorso possono giungere personaggi con poteri magici o che gli fanno dono di oggetti dal potere straordinario che potranno tornare utili nel momento di maggior bisogno.

TIPOLGIE DI EROE

Vladimir Propp ha individuato due tipi di eroe: l’eroe vittima o involontario, colui che è travolto dagli eventi nonostante la propria volontà e deve arrangiarsi per poter risolvere le varie situazioni e l’eroe cercatore che di propria iniziativa risponde e accetta un’impresa per porre riparo ad un danno non necessariamente subito da lui stesso. Questa suddivisione non vale per tutte le fiabe, spesso infatti nel racconto possono esserci anche due personaggi che svolgono il ruolo di eroe. Spesso l’eroe è il più piccolo di tre fratelli o sorelle, che provano a cimentarsi prima di lui nelle varie prove sempre con esiti negativi.

Le fiabe hanno spesso eroine femminili che superano in intelligenza i maschi. Nel racconto spesso esiste il personaggio usurpatore, che si sostituisce all’eroe protagonista, togliendogli momentaneamente la posizione a cui avrebbe diritto, (esempio in “Forte, Fortissimo e Spaccaferro”), tuttavia l’eroe riesce da solo o grazie all’aiuto di qualcuno a sovvertire la situazione e a dimostrare il proprio valore rivendicando la posizione usurpata.

Illustrations by Grimm Twins

L’eroe vittima e cercatore vivono in realtà vicende e situazioni simili la differenza è nella motivazione per la quale sono coinvolti, ad esempio la vittima viene spesso cacciata o rapita, mentre il cercatore viene mandato o spinto dalla propria volontà. Intorno alle due forme di eroe si susseguono vicende ed eventi in cui interviene un aiutante o un oggetto magico.

Illustrations by Grimm Twins

EROI – CERCATORI

  • Da scoprire nella nostra biblioteca: “Il vestito di Legno” (“Pelle d’Asino”),” La bambina e l’Orchessa” (“Cappuccetto Rosso”), “Il giardino incantato”, “Sette spade e sette piume”, “La nave magica”, “Forte, Fortissimo e Spaccaferro”.

EROI – VITTIME

  • Da scoprire nella nostra biblioteca: “In silenzio”, “Candida e i Briganti”, “Balbina e la malasorte”, “Prezzemolina”.

Esistono poi eroi che non hanno niente di eroico, spesso sono personaggi che preferiscono oziare (“Sette di Tutto”), magari dotati anche di scarsa intelligenza. In molti casi questi personaggi subiranno un cambiamento positivo e evolutivo nel corso della storia ma in altri casi “l’eroe buono a nulla” viene giustamente raggirato da altri personaggi più intelligenti e furbi di lui in una sorta di morale al contrario: se sei sciocco, villano o ingrato devi e sarai punito (“La volpe con gli stivali”).

FALSI EROI

Nei racconti meravigliosi, ci sono falsi eroi, spesso fratelli dell’eroe che fanno false affermazioni per conquistare il regno o la mano della figlia del re. Per fare questo, non esitano a cercare di uccidere il loro fratello, il quale, di fronte a nuove prove, di solito riesce a trionfare e a tornare al castello di suo padre per confondere i falsi eroi. Al loro ritorno dal re, fingono di essere i vincitori, quelli che hanno superato tutte le prove, finché il vero eroe riesce a rivelare la verità e a farsi riconoscere. I falsi eroi vengono poi smascherati e spesso condannati a morte.

Nei racconti meravigliosi, spesso esiste il personaggio usurpatore, una sorta di “eroe” fasullo che si sostituisce all’eroe protagonista, togliendogli momentaneamente la posizione a cui avrebbe diritto(esempio in “Forte, Fortissimo Spaccaferro”, “La prova della Scarpa”, “Un vitellino come fratello”, “Il giardino delle meraviglie”,ecc.).

Questi personaggi spesso sono fratelli o sorelle dell’eroe protagonista, altre volte sono “fratellastri o sorellastre” quindi non legati da un vero legame di sangue. Questi personaggi compiono azioni o fanno dichiarazioni atte a screditare l’eroe protagonista o addirittura a sostituirlo.

Per fare questo non si fermano di fronte a niente, non esitano perfino ad ucciderli (Leggete la triste fiaba “La piuma magica”).

Tuttavia l’eroe riesce da solo o grazie all’aiuto di qualcuno a sovvertire la situazione e a dimostrare il proprio valore rivendicando la posizione usurpata.

I falsi eroi vengono sempre puniti, a volte con l’allontanamento più spesso con la morte.

EROINE SPECIALI

Una speciale attenzione meritano poi alcune particolari protagoniste chiamate a sottolineare il valore e la parità di genere. Queste fanciulle infatti mostrano il proprio coraggio, la forza e l’intelligenza che non ha paura di subire confronti. In questi racconti la figura femminile è spesso sorprendente considerando anche i periodi e i contesti storici. Nelle raccolte siciliane di Giovanni Pitré, raccolte tra la fine dell’800 e gli inizi del 900 sorprendono i racconti di Agatuzza Messia, una delle narratrici da cui Pitrè riporta e scrive le narrazioni. Tra le fiabe quella di Caterina la Sapiente che descrive una donna colta e raffinata, un personaggio forte che appare molte volte nei racconti di folklore italiano (già protagonista ne “la Sapia” di Basile). Nella Versione di Pitré ripresa poi da Calvino e riscritta da Barbara Lachi, viene mostrata grande parità di sessi e democrazia quando si parla della scuola aperta a tutti.

Altra fiaba rielaborata da Barbara Lachi è la versione di “Piume e Spade”, nella quale la protagonista sfida e vince sui maschi avversari, usando la propria forza e il proprio ingegno.

  • Da scoprire nella nostra biblioteca: “Caterina la Sapiente”, “Piume e Spade”, “Il vestito di Legno”, “La bambina e l’Orchessa”, “Il giardino incantato”, “Sette spade e sette piume”, “In silenzio”, “Candida e I Briganti”, “Balbina e la malasorte”, “Prezzemolina”, “La nave magica”, “Forte, Fortissimo, Spaccaferro”, “Caccarentola”.