Guida pratica

La narrazione a scuola
per padroneggiare l’arte
dell’oralità

Indice dei contenuti

Introduzione

Il progetto

Come raccontare le fiabe a scuola?

Quali potrebbero essere I benefici?

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Con quali storie?

STORIE CHE SI PERDONO NELLA NOTTE DEI TEMPI, TRAMANDATE DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE ATTRAVERSO L’ORALITÀ

Le fiabe sono storie del passato, raccontate oggi, per il domani.

Amadou Hampâté Bâ

La scelta dei racconti

Come costruire un repertorio di storie da offrire ai bambini? Privilegiando quelle che vi piacciano.
Potete trovarle nel database dei racconti del nostro progetto (https://seedsoftellers.eu/it), cercando un racconto legato a un tema specifico, utilizzare le schede tematiche, seguendo i criteri di scelta: tema, età, tipo di storia o provenienza geografica..

È possibile e persino consigliabile alternare la narrazione con altre forme di narrazione più partecipative come “piccole forme“, filastrocche, indovinelli, scioglilingua, racconti con le dita…Divertitevi con una varietà di storie!
Si può tornare alle stesse storie da una sessione all’altra e iniziare progressivamente ad aggiungerne di nuove. Ogni sessione può essere una combinazione di diverse forme di narrazione, con o senza la partecipazione dei bambini.

All’inizio di ogni sessione, potete usare un indovinello per raccogliere l’attenzione dei bambini, suscitare la loro curiosità e stimolare il loro ascolto attivo. Per fare in modo di coinvolgere tutti, si può usare anche una canzone, o filastrocche e giochi con le dita per i più piccoli. Ogni tanto si può raccontare una versione diversa della stessa storia (ci sono più di 500 versioni di Cenerentola in tutto il mondo). È un modo divertente per avvicinarsi alle differenti culture. Tra i tanti tipi diversi di letteratura orale, le piccole forme, i racconti cumulativi e le storie di animali sono i più adatti ai più piccoli. Seguono i racconti eziologici, i racconti di magia e, per i più grandi, i racconti faceti, i miti, le epopee e le leggende.

Scioglilingua

  1. Se l’arcivescovo di Costantinopoli si arciviscostantinopolizzasse,
    ti arcivescoviscostantinoplizzeresti tu per lui ?
    No che non mi arcivescoviscontatinopolizzerei io per lui.
  2. Trentatre trentini entrarono tutti e trentatre trotterellando dentro Trento.
  3. Sopra la panca la capra campa, sotto la panca capra crepa.

Diverse forme di letteratura orale

Piccole forme

Sono buoni strumenti per l’educazione e la trasmissione del sapere, per i più giovani.

  • Filastrocche
  • Giochi con le dita
  • Indovinelli
  • Scioglilingua
  • Proverbi e detti
  • Sciarade
  • Canzoni

Fiabe/Racconti

Storie universali che ognuno può rendere proprie a modo suo

Le fiabe a catena, o cumulative

Le storie a catena o fiabe cumulative hanno una struttura ripetitiva, e sono adatte per i bambini piccoli. La stessa formula, ripetuta per tutta la storia, crea un ritmo. Il corso della storia è allungato al massimo per preparare il finale, perché sia imprevedibile e sorprendente.

Favole, racconti di animali

Gli animali antropomorfi hanno un ruolo molto importante.

Racconti eziologici

Si rivolgono ai bambini piccoli, soprattutto a quelli de “l’età dei perché”, tra i 3 e i 6 anni. Favoriscono la curiosità, l’osservazione e il ragionamento. Incoraggiano il bambino a prendersi del tempo, per osservare il mondo e di fare domande sul mondo. Sono racconti con una struttura semplice, che invitano i bambini a guardare il mondo in modo diverso, poetico e fantasioso.

Fiabe facete o racconti spiritosi

Le fiabe facete fanno ridere. Che si tratti di satira o di derisione, i personaggi sono caricature di tipo sociale convenzionale. È uno strumento di regolamentazione sociale.

Racconti meravigliosi o di magia

Dietro l’apparente semplicità della storia e dei personaggi (che vengono descritti senza profondità psicologica), nascondono una grande complessità e affrontano i grandi problemi dell’essere umano: la nascita, il passaggio all’età adulta, la morte, i rapporti tra generazioni… Si svolgono in un tempo e in un luogo al di fuori della realtà. Hanno una struttura comune.

Per semplificare: 1. L’eroe soffre per la mancanza di qualcosa o perché ha commesso un errore. 2. Va in missione. 3. Affronta delle sfide (spesso tre). 4. Affronta nemici e riceve il sostegno degli “aiutanti”. 5. La storia ha un lieto fine. La fiaba è ottimista. Per quanto orribili possano essere le prove, la ricerca dell’eroe ha sempre un esito positivo. Anche quando l’eroe è un antieroe… (il racconto sfugge alla morale ordinaria).

C’è un importante senso di simbolismo soprattutto riguardo:

  • Numeri (3 prove, 7 fratelli, 12 corvi, 40 ladri, 1001 notti…)
  • Luoghi (la foresta, l’oceano, il castello…).
  • Personaggi (re, principesse, fata madrina, matrigne, streghe, draghi…).
  • Oggetti (mele d’oro, bare di vetro, pantofole di vetro, stivali delle sette leghe…) ecc.

Miti

I miti sono legati alle credenze. Sono narrazioni orali che rispondono alle grandi domande che l’umanità si pone quando riflette sulle sue origini. Strutturano le nostre relazioni con le forze naturali e soprannaturali. Ci raccontano i passaggi chiave dall’origine dell’universo alla (occasionalmente) sua fine. Il nostro mondo attuale è sempre plasmato da potenti miti che influenzano la nostra vita quotidiana.

Epica

Le epopee riportano alla fondazione delle nazioni attraverso le storie delle imprese compiute dai loro eroi. Originariamente orali e raccontate da poeti (aoidos), le epopee sono narrazioni fondamentali e strutturali che raccontano la nascita della civiltà.

Leggende

Le leggende locali danno significato a luoghi o eventi reali e costruiscono una rappresentazione mentale di un territorio o di una storia condivisa.

Indovinello

Senza voce, io grido.
Senza ali, io volo.
Senza bocca, io sussurro.

Chi sono?

Il vento

Le storie “a catena” o cumulative, offrono una struttura ripetitiva che facilita la comprensione e la memorizzazione. Questa struttura permette loro di essere già narratori in una situazione di ascolto perché identificano e anticipano ciò che verrà detto. Questo tipo di storie ci permettono di lavorare sulla cronologia degli eventi ma anche sulle relazioni logiche di causa ed effetto.

Nel racconto “La grande rapa” (leggi la versione di Alexei Tolstoy nella libreria di racconti), mostra il legame tra la mancata estrazione del ravanello e la chiamata di un nuovo personaggio, allo stesso modo alla fine della storia, rivela il legame tra l’estrazione del ravanello e la caduta dei personaggi.
Nella versione di Italo Calvino del racconto “GALLO CRISTALLO” (“Invito a Nozze” nella nostra libreria dei racconti) il continuo consultare l’invito da parte degli animali per verificare la presenza dei vari personaggi convitati alle nozze di Volpe.

Le fiabe facete piaciono ai bambini più grandi. Ecco un esempio :

Il paese degli sciocchi
Una fanciulla molto sciocca prende ogni frase alla lettera così un giorno che il marito le dice di “tirare la porta sé”, lei la stacca e la porta in viaggio. Sorpresi dalla notte decidono di fermarsi e salire su una quercia per evitare di fare brutti incontri. Tutti e tre, con un po’ di fatica salirono sull’albero, Gesualda, la porta e Arduino. Sotto la loro quercia vennero due manigoldi che dovevano spartirsi la refurtiva di gioielli e denari. Per la paura a Gesualda venne l’urgenza di fare pipì.
“Trattienila!” le dice il marito. “Non ce la faccio…” risponde Gesualda cominciando a fare pipì.
“Ci ha sorpresi un temporale! Guarda come viene giù, se continua così verranno giù anche le nuvole!”
A Gesualda sfuggì la porta che cadde sui due malcapitati che spaventati fuggirono:
“Altro che nuvola ci è piovuto in testa un pezzo di cielo!” Gridavano mentre correvano a più non posso.
Arduino e Gesualda restituirono la refurtiva ed in cambio ricevettero una lauta ricompensa.
Da allora Arduino sa che non tutto il male vien per nuocere.

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