Ficha prática #

Silenzio, si gira, azione

Come migliorare la qualità dello storytelling utilizzando tecniche di visualizzazione.

PERCHÉ È IMPORTANTE?

La visualizzazione creativa è la prima cosa che l’ascoltatore fa nella sua mente durante l’ascolto di una storia. È nella sua testa che inizia la magia, più il narratore è accattivante, più vivaci e coinvolgenti saranno le immagini e le suggestioni create nella mente dei bambini. Essi creeranno un vero e proprio “film”, ogni ascoltatore diverrà sceneggiatore, regista e attore. Immaginerà l’ambientazione e l’aspetto dei vari personaggi, e tutto grazie alle capacità del narratore e dalle suggestioni che scaturiranno attraverso la sua intonazione, il linguaggio del corpo, i materiali aggiuntivi che userà per mettere in scena la storia. Per creare immagini ricche nella mente del suo pubblico, è utile e necessario che il narratore stesso visualizzi tutto prima e durante le sessioni di narrazione. Se la sua “visione” non è completa o coerente, potrebbe portare gli ascoltatori fuori dalla storia a causa di elementi illogici o contrastanti.

PREPARAZIONE, REALIZZAZIONE

Prima di raccontare la storia davanti a un pubblico è importante avere una buona immagine mentale della storia, questo vi consentirà di aiutare i bambini nella costruzione della loro immagine mentale, anche avvalendovi di elementi visivi esterni (decorazioni, pupazzetti da dito, ombre, immagini, giocattoli, kamishibai, ecc.).

Un narratore può raccontare una storia facendola visualizzare ai bambini, con o senza elementi visivi di supporto. Alcuni di questi oggetti, decorazioni, pupazzi, sagome ecc. possono essere creati in anticipo con gli alunni, (procurate i materiali: cartone, matite colorate, immagini stampate, giocattoli adatti, musica, forbici, colla, ecc.). L’utilizzo di oggetti e strumenti autoprodotti per la sessione di narrazione, può aumentare la motivazione degli alunni e coinvolgerli nel processo di narrazione, anche se ancora non sono state raccontate le storie.

STRUMENTI PER LA MOTIVAZIONE

Per la sessione di narrazione è fondamentale che gli studenti siano sempre attenti e motivati, create dunque un ambiente adatto per accoglierli.

Per stimolarne l’immaginazione, nella stanza si possono apportare alcuni cambiamenti, ad esempio:

  • Appendere alle pareti dei disegni che rappresentino scene di fiabe e storie popolari per bambini;
  • immagini dei loro personaggi preferiti (disegni, pupazzi di carta e burattini usati in teatro);
  • libri con illustrazioni;
  • luoghi in cui fare giochi di ruolo.

L’ora delle storie non deve essere intesa come una fonte di pressione, capiterà che alcuni alunni non vogliano partecipare. È importante non forzarli a raccontare storie, ma sarà necessario trovare il modo di includerli. Ecco alcuni esempi di attività alternative per aiutare i bambini nella visualizzazione di un racconto e per stimolarli nell’immaginazione.

ATTIVITÀ ALTERNATIVE SE I BAMBINI SI RIFIUTANO DI PARTECIPARE

  • Offrite loro di essere semplici spettatori e contemporaneamente di svolgere un ruolo legato ai personaggi, alle loro azioni, alla performance degli artisti.
  • Chiedetegli di organizzare un gioco connesso alla storia.

ATTIVITÀ SPECIFICHE LEGATE ALLE FIABE

  • Parlate con gli studenti delle storie che hanno imparato o di quelle che preferiscono; raccontate attraverso disegni-illustrazioni, libri per bambini; facendo uso di materiale multimediale; presentate i personaggi con l’aiuto di burattini; raccontate la storia con uso di gesti e espressioni facciali.
  • Narrazione da parte di un narratore/insegnante, studente o visione di una registrazione audio della performance di un artista.
  • Esporre la storia, parlando dei personaggi, delle varie fasi con cui la storia si sviluppa, visualizzarla attraverso immagini/disegni che mostrini i vari passaggi della trama. Possono essere usate anche mappe mentali, che possono essere disegnate per illustrare la storia e aiutare la visualizzazione cronologica.
  • Lavorare in gruppo creando un elemento identificativo, attraverso un segno visivo, un nome o distintivo, che identifichi ogni bambino in base all’attività e il compito svolti.
  • Realizzare piccoli burattini di carta, oppure usando calzini o guanti, creare maschere e decorazioni.
  • Scegliere un sottofondo musicale adatto.
  • Presentazione della storia da parte dei bambini attraverso la drammatizzazione, il gioco di ruolo. Narrare usando i burattini e le decorazioni realizzate dai bambini, o attraverso il kamishibai, per gli studenti più grandi (9-10 anni).

In base all’esperienza individuale e alla sensibilità di ogni bambino, la stessa storia avrà varie interpretazioni, ottenendo così, tanti “film” quanti sono i bambini nel gruppo o nella classe. Potrebbe essere interessante per loro proporre le loro visioni della storia e dell’atmosfera – natura, edifici, colori, aromi, suoni; e i personaggi – aspetto, vestiti, modo di parlare.

Questo consentirà ai bambini di prendere coscienza che possono grazie alla loro immaginazione creare da soli il proprio “film” e di conseguenza, il loro desiderio di leggere e raccontare storie aumenterà, senza accontentarsi più di “film” esistenti, come troppo spesso, accade oggi.