Scheda tematica

Racconti da gustare

Nessuno di noi vivrà per sempre, le storie sì.

Clarissa Pinkola Estés

I racconti sono l’immagine della vita: il cibo, in essi, ricopre un ruolo speciale!

Azioni

Scegliere, preparare, cucinare e mangiare sono attività sociali: è il piacere di stare insieme e condividere, imparare a cucinare. Accettando la cucina degli altri, impariamo la tolleranza, a sviluppare la curiosità e la solidarietà.

Non può esserci società, senza ospitalità! L’ospitalità è un dono reciproco, è la capacità di accogliere l’Altro nel proprio spazio.

Gli ingredienti, i sapori, i differenti modi di cucinare identificano e affermano una cultura, una classe sociale, una religione, uno stile di vite e perfino un’epoca.

La cucina è il luogo dove si esercita l’immaginazione, l’arte di mescolare gli ingredienti, di inventare i sapori come si inventano i mondi.

PASSAGGI INIZIATICI

  • In molti racconti, quando l’eroe arriva nell'”altro mondo”, si siede a mangiare. È un passo nel percorso di iniziazione. Può essere una forma di punizione oppure una ricompensa, il cibo è costantemente presente in questi racconti e in molti casi è imprescindibile per lo svolgimento della storia.
  • Nel racconto di “Cappuccetto Rosso”, il divoramento della bambina da parte del lupo può essere interpretato in maniera simbolica come un rito di iniziazione alla femminilità.

RACCONTI DA ASSAPORARE

  • Tra i numerosi racconti in cui il cibo svolge un ruolo importante ne citiamo alcuni, conosciuti in tutto il mondo e che sottolineano alcuni aspetti reali del nostro lontano passato. Il cibo pur rappresentando una gratificazione e ricompensa, nasconde nelle fiabe anche un aspetto o forse dovremmo dire un gusto negativo e amaro.
    Nel medioevo a causa della mancanza di cibo era abbastanza comune lasciare i bambini nei boschi. Se Hansel e Gretel non avessero trovato una casetta di marzapane in mezzo alla foresta, cosa sarebbe potuto accadere? Tuttavia quell’invitante delizia nascondeva un sapore amaro, perché Hansel fu messo all’ingrasso per essere divorato dalla terribile strega, mentre Gretel divenne la sua serva.
  • Nel racconto tradizionale portoghese “La zuppa di sassi”, un monaco chiede a un contadino di offrirgli una zuppa da mangiare ma il contadino si rifiuta. Il monaco riesce a convincerlo che è capace di fare una zuppa usando una pietra: ma chiede anche degli ingredienti per dare più sapore alla zuppa, così quando la zuppa è pronta, la mangia tutta, facendola sotto il naso e in barba al contadino.
  • Nel racconto meraviglioso “Jack e il fagiolo magico“ (“Jack and the Beanstalk” nella biblioteca delle storie) l’eroe scambia la sua mucca, l’unico mezzo di sussistenza della famiglia, per dei fagioli magici, tuttavia se i fagioli di Jack non lo avessero condotto al castello del gigante, permettendogli di recuperare la gallina dalle uova d’oro, sarebbe stato perduto! Anche la bella mela morsa da Biancaneve, è ugualmente amara.
  • Chi non sognerebbe un tavolo magico come quello della favola “Il Tavolo, l’Asino e il Bastone”? Racconto che potete trovare anche nella biblioteca delle fiabe. “Tovaglia, apparecchiati”, dice l’eroe della fiaba Norouas, “Ed ecco una bella tavola che che si apparecchia da sola con piatti, bicchieri, carne e vino; nessuno aveva mai visto un pasto servito meglio.”
  • Impossibile non parlare della mela, con il suo ricco simbolismo: la mela della conoscenza nel giardino dell’Eden, la mela della discordia, all’origine della guerra di Troia nella mitologia greca, quella d’oro nei racconti russi come “l’Uccello di fuoco” …
    Nel racconto di “Biancaneve”, la mela avvelenata la fa cadere in un sonno profondo. Chiusa in una bara di cristallo, viene scoperta dal principe che se innamora al punto tale, da volerla portare con sé. Sulla strada, inciampa facendo cadere la bara. Il sobbalzo fa uscire dalla bocca di Biancaneve il pezzo di mela avvelenata, riportandola in vita! Une finale dimenticato nell’adattamento Disney.

La lista è infinita! A volte dolce, a volte amaro, il cibo è sempre stato presente nelle fiabe. Mangiare e parlare sono davvero i due piaceri dell’oralità!

ATTIVITÀ IN CLASSE

  • Questo tema può essere elaborato e approfondito anche usando alcuni proverbi che parlano di cibo.
    • “La saggezza è in fondo alla pentola!” (Marocco)
    • “Per mancanza di tordi, mangiamo i merli!” (Francia)
    • “Una trota nella pentola vale più di due salmoni nel fiume!” (Irlanda)
    • “Una mela al giorno, toglie il medico di torno!” (Italia)
    • “Al contadino non far saper, quanto è buono il formaggio con le pere!” (Italia)
    • “Tutto fa brodo!” (Italia)
  • Preparate una torta in classe, raccontatene la storia. Per esempio, la “galette des rois”, Torta del Re o dei Re magi, una torta tradizionale francese. Cercate le ricette della tradizione italiana e scoprite le storie e le leggende che vi sono collegate.ith the galette des rois.
  • Chiedete ai bambini di raccogliere ricette, nella loro famiglia per esempio e di farne un libro.
  • Raccontate la storia “La piccola gallina rossa”, che dimostra che il cibo va condiviso, sia per prepararlo che per mangiarlo!