Scheda tematica

Meteorologia

“Un giorno di pioggia è bello come un giorno di sole. Entrambi esistono, ognuno a modo suo”
Fernando Pessoa

GLI ELEMENTI CLIMATICI

Come dubitare dell’importanza delle previsioni meteo che ci dicono che tempo farà?

La radio, la televisione, i nostri telefoni cellulari ci aggiornano costantemente.

Gli eventi climatici influenzano la nostra esistenza, agiscono sul nostro umore e sulle nostre attività. Se il cielo grigio e la pioggia ci annoiano, il sole ci rende felici.

I bambini hanno costruito il loro bagaglio di esperienze e conoscenze attraverso l’ambiente che li circonda, le informazioni ricevute, le tradizioni tramandate così come dalle abitudini familiari. Stimolare la loro curiosità sui fenomeni naturali li incoraggia a fare domande e cercare risposte approfondendo la loro conoscenza sui diversi elementi del clima.

Gli agenti atmosferici (aria, pioggia, stagioni, vento, sole, luna) sono presenti nelle storie (racconti, favole, leggende), e spesso sono personificate come la Regina delle Nevi nella fiaba di H. C. Andersen. Le osservazioni degli antichi sono divenute detti popolari o proverbi, tramandati oralmente e ancora oggi molto conosciuti, nonostante il loro significato non sia più di facile comprensione.

In passato, i popoli, basandosi sull’osservazione del cielo prevedevano il tempo, come gli antichi egizi, i quali studiando il movimento del sole, delle stelle e dei pianeti, erano in grado di prevedere le stagioni e le esondazioni del Nilo, essenziali per la sopravvivenza della loro società.

La storia della meteorologia risale all’antica Grecia, Aristotele considerato il padre fondatore. considerava i fenomeni meteorologici elementi sui quali gli esseri umani non potevano avere un controllo assoluto. Nel IV sec. a.C., scrisse il trattato in quattro libri, Meteorologica, descrivendo il ciclo dell’acqua così come lo conosciamo ancora oggi, sottolineando che il pianeta è diviso in cinque zone climatiche: la regione torrida intorno all’equatore, due zone fredde ai poli e due zone temperate.

È importante che i bambini ascoltino storie che raccontano degli elementi metereologici, delle stelle, delle stagioni, perché non soltanto stimolano la loro curiosità ma placano le loro paure (paura dei tuoni, paura del vento, paura dei fulmini), grazie alla conoscenza.

TRADIZIONI POPOLARI

Quando ancora gli strumenti scientifici per prevedere il tempo non esistevano, i contadini potevano contare soltanto sulla propria esperienza e sulla capacità di osservazione, per prevedere i momenti migliori per le loro coltivazioni. La loro esperienza è confluita e si è trasformata in una serie di detti che, insieme ai racconti e alle leggende, costituiscono un vero tesoro di saperi e tradizioni popolari. Alcuni di questi sono quasi universalmente conosciuti, come “Dopo la pioggia, torna il sereno” o “Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Altri invece sono legati al territorio e collegano gli elementi atmosferici agli animali: “Piove, è bagnato, la rana festeggia!”, “Se c’è il sole per la Candelora, l’orso raccoglie legna per quaranta giorni”, “Se le rondini volano basso, affretta il passo”. Al vento: “Poca pioggia, soffia il vento”, “Alba pallida o tramonto rosso: un segno del vento”, “Corvo che grida o vento o pioggia sfida”. O magari alle feste del calendario: “Chi fa natale al sole, fa Pasqua al fuoco”, “Se prima di natale fa la brina, riempi la madia di farina”.

Alcune fiabe e racconti, ci avvisano delle conseguenze dell’inverno, del vento o della pioggia, dei cambiamenti climatici… In “La cicala e la formica” e in “La formica e la neve”, la Formica ci insegna che è necessario essere previdenti e mettere in atto strategie di sopravvivenza prima che arrivi l’inverno o che semplicemente è necessario proteggerci dal freddo.

Nella favola “Il vento del nord e il sole”: quali dei due è il più forte? La natura ci dice che ha bisogno di entrambi per preservare la vita sul nostro pianeta.

La “Fata dell’autunno”, ci mostra come anche questa stagione sia importante e meriti di essere amata. Pelle d’Asino invece chiede al re suo padre, tre abiti, ciascuno con un colore, quello del tempo, quello della luna e l’ultimo color del sole.

OBIETTIVI

• Aumentare il desiderio di attività creative individuali.
• Mettere in relazione i fatti delle storie con fatti storici/scientifici.
• Aumentare la conoscenza della cultura locale, regionale, nazionale ed europea.
• Stimolare la curiosità dei bambini per i fenomeni naturali.
• Interconnettere gli elementi testuali con gli aspetti topografici, così come con la fauna o la flora della regione.

ATTIVITÀ LEGATE AL CLIMA

• Sviluppate un calendario di classe dove ogni studente annota il tempo ogni giorno (immagini con sole, pioggia, nuvole).
• Misurate la temperatura e fate letture giornaliere.
• Create dei poster sulle diverse stagioni dell’anno.
• Seminate nel giardino della scuola e annotate gli sviluppi secondo le stagioni.
• Sperimentate in classe l’importanza della luce solare sulle piante. Seminate in due differenti vasi un seme. Ponete il primo in un luogo senza luce e il secondo vicino alla finestra, registrando le differenze.
• Costruite il sistema solare con diversi materiali.
• Visitate le serre.
• -Visitate un centro meteorologico.
• Sperimentate i diversi stati dell’acqua (ghiaccio, vapore acqueo).
• Incoraggiate i bambini a rispettate l’ambiente.
• Trovate detti e proverbi sul tempo locale.
• Trovate gli uccelli che annunciano l’arrivo di una stagione. Il cuculo comincia a cantare tra la fine di marzo e l’inizio aprile. Da metà aprile l’usignolo canta di notte, mentre i voli delle gru sono segnano sia l’arrivo della primavera che dell’autunno/inverno.
• Osservate i nostri gesti: allunghiamo la mano per vedere se piove; ci bagniamo il dito e lo solleviamo, per sentire da dove viene il vento.