“È stato un duro colpo per me. Ma, dopo tutto, cosa potevo farci? Ho continuato il mio cammino, in mezzo alle trasformazioni del mondo, trasformando me stesso.”
Italo Calvino
“È quasi banale dirlo, ma deve essere sottolineato continuamente:
tutto è creazione, tutto è cambiamento, tutto è flusso, tutto è metamorfosi.”
Henry Miller
CRESCERE E CAMBIARE
- Chi sei? Disse il Bruco. […]
Alice risponde piuttosto timidamente: - Non so, signore, chi sono adesso. So chi ero quando mi sono svegliato stamattina, ma credo di essere stato cambiato diverse volte da allora.
Questo famoso dialogo tra Alice e il Bruco dice più di mille parole su ciò che i bambini possono provare quando i loro corpi crescono, cambiano e si trasformano, e la perplessità che questo provoca. Il continuo movimento della vita porta ognuno di noi in una continua metamorfosi alla quale dobbiamo adattarci per trovare il nostro posto nel mondo. In natura, molti animali subiscono una metamorfosi, un cambiamento completo di forma durante la loro vita: il bruco diventa una farfalla, il girino diventa una rana… Se i serpenti cambiano pelle, i ragazzi cambiano voce per entrare nel mondo degli adulti. Entrambe le specie fanno la muta, per fuggire da uno stato che non gli conviene più.
La metamorfosi è una metafora permanente di questi cambiamenti nelle fiabe.
L’ALTRO
Nelle fiabe, uno dei temi più conosciuti è quello del “fidanzato animale”, come La Bella e la Bestia, La Principessa Ranocchia, La Gatta Bianca, e così via. Dietro l’aspetto animale che rende difficile l’amore, si esprime la sofferenza dell’essere trasformato. L’incontro con un altro, capace di vedere oltre le apparenze, ci permetterà di raggiungere un lieto fine. Ma è tutto così semplice? Cosa c’è dietro queste animalità che l’uomo e la donna devono superare per unirsi? Pensiamo alla dualità uomo/animale, bene/male…
Nel racconto “Il Topo Re”, una principessa deve sposare un topo con una lunga coda puzzolente. Dopo che lui è scomparso, lei si rende conto che questo topo è l’amore della sua vita, e per questo motivo, parte alla “ricerca dello sposo scomparso” (un altro tema fiabesco ben noto), che si rivela essere un bel principe.
Da ricordare anche “Il Re Porco” di Giovanni Francesco Straparola, “Il Serpente” di Giambattista Basile e “La Serpe verde” di Marie-Catherine d’Aulnoy. Proprio come Psiche che accende la candela per vedere Cupido addormentato (non l’aveva mai visto prima), la Bella scopre “la più dolce delle bestie”: queste storie sottolineano la bellezza nascosta in ognuno di noi.
Citiamo un altro tipo di racconto come “Un vitellino come fratello”, in cui la metamorfosi riguarda, non più lo sposo ma il fratello.
MALEDIZIONI
La metamorfosi può anche essere una punizione dovuta a un cattivo comportamento o una maledizione causata dalla gelosia. Per tornare alla sua forma originale, l’eroe dovrà passare attraverso una serie di prove per convincersi di essere degno di essere amato. Nel racconto “La Principessa Rana”, l’eroina vince tutte e tre le prove di spirito e abilità, dimostrando che, nonostante il suo piccolo corpo verde, è capace di compiere grandi azioni e quindi degna di riconoscimento.
LEGGENDE
Da tempo immemorabile, le metamorfosi hanno ispirato poeti e scrittori, dal lato della finzione, con racconti e miti, e dal lato della realtà, con leggende, come quella del lupo mannaro, in gran parte presente sotto forma di testimonianze vissute.
Tra le leggende del Medioevo c’è Merlino, il cui trucco magico preferito è la metamorfosi. Capace di trasformarsi a sua volta in tutti i tipi di animali, conserva l’esperienza, una volta tornato al suo aspetto originale, di comunicare con il mondo animale. Disney, con Merlino l’incantatore (1963) ha ripreso questa idea con l’incredibile battaglia di metamorfosi tra Merlino e il terribile Mim. Oggi, il personaggio di Merlino ritorna nelle vesti di Silente, l’insegnante di metamorfosi di Harry Potter.
MITOLOGIA
Nella mitologia, la metamorfosi subita dall’eroe riguarda la sua forma e la sua natura e segna il passaggio a una nuova fase della vita. Potrebbe essere una rinascita? Potremmo domandarci se a trasformazione permetterebbe all’eroe di raggiungere una nuova consapevolezza di sé?
Le famose “Metamorfosi”, un ricco poema epico, scritte dal poeta Ovidio fondatore della nostra cultura occidentale, non smette di stimolare la nostra immaginazione. Le storie narrate, raccontano e rivelano l’origine di tutto. La nostra lingua conserva tracce di queste storie, ad esempio, la parola “eco”, che deriva dal nome dalla ninfa Eco innamorata di Narciso. Narciso stesso è alla base della parola “narcisista”, come la parola “panico”, che deve la sua origine all’aspetto orribile del dio Pan.
Avvertimento o punizione, la metamorfosi può anche permettere la fuga e la salvezza. Nel mito di Aracne raccontato da Apuleio, la ragazza arrogante viene punita per aver paragonato le sue capacità di tessitrice a quelle della dea Atena. Trasformata per sempre in un ragno, è condannata a tessere la sua tela indefinitamente. Al contrario, la ninfa Dafne chiede di essere trasformata in un albero per sfuggire alle attenzioni di Apollo (che Bernini rappresenta magistralmente in una famosa scultura).
La nostra biblioteca
Storie da leggere:
“La Principessa Rana”
“Il Topo Re”
“Il Principe Zenzero”
“Un Vitellino come Fratello”
“Caccarentola”
“La Serpe d’oro”
In francese:
“La principessa rana”
“Il re dei topi”
“Aracne”
ATTIVITÀ IN CLASSE
• Queste storie possono incoraggiare i bambini ad andare oltre le apparenze.
• Osservate in classe come il girino diventa una rana, o il bruco diventa una farfalla.
• Portate i bambini fuori dall’aula. Osservate il vostro ambiente: sulla corteccia di un albero, attraverso la forma delle nuvole, in un fiore, dalla forma di un sasso, cosa vedete? Cosa immaginate?
Il mondo è in costante trasformazione, è una fonte di incanto!