Come insegnare il linguaggio del corpo agli studenti per aiutarli ad avere fiducia in sé stessi, a memorizzare la storia e a coinvolgere il pubblico?
PERCHÉ È IMPORTANTE?
La narrazione orale è un’arte performativa che si realizza attraverso la comunicazione verbale e l’espressione corporea, dunque attraverso i gesti, la postura, le espressioni del viso e il tono di voce di chi comunica. È essenziale che ogni bambino comprenda che la comunicazione non verbale (ancor più delle parole stesse) stabilisce, cattura e mantiene l’attenzione di chi ascolta.
Sarà dunque fondamentale lavorare con su questi aspetti. Numerosi studi indicano che un messaggio viene trasmesso per il 55% attraverso la comunicazione non verbale!
Dopo aver aiutato i bambini ad imparare la storia che vogliono raccontare dovremmo aiutarli a rendersi conto che il loro corpo è uno strumento importante ed efficace per memorizzare la storia e per comunicarla a chi li ascolta.
GLI ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE
👉 Postura: se il narratore non stabilisce un contatto visivo con il pubblico, tiene le spalle curve o, al contrario, è molto agitato, interferirà negativamente con la capacità del pubblico di seguire la storia. La corretta postura della colonna vertebrale è essenziale per il rilassamento del diaframma e conseguentemente, per la corretta emissione della voce (scheda pratica “Esercizi per migliorare il linguaggio del corpo”).
👉 Espressione facciale: mostrare al bambino narratore, quanto l’espressione facciale sia determinante, in particolare quando si intende fare dell’ironia o quando porre l’accento su alcuni momenti della storia.
👉 Gesti: come arte performativa, anche la narrazione vive di gesti, ma non quanto il teatro, quindi il narratore deve capire che i gesti sono fondamentali per mantenere il legame con chi lo ascolta. Sono anche essenziali per aiutare a memorizzare la storia, facendone una mappa corporea.
👉 Controllo della voce e del respiro: veicolo essenziale per una narrazione orale di successo. La voce permette all’ascoltatore di accedere alla comunicazione verbale, dunque è necessario un tono che tutti possono sentire, chiaro, che non lasci passare ansia e nervosismo, ma anche saper interpretare le pause e silenzi (scheda pratica “Esercizi di modulazione della voce”).
Lavorare su questi aspetti della comunicazione non verbale con gli studenti è essenziale perché il bambino sviluppi una corretta conoscenza di sé e si senta sicuro nel raccontare storie che conosce, in qualsiasi contesto.
COME FARE?
Prima di iniziare le sessioni di narrazione orale, si può lavorare in classe su esercizi che consentano allo studente di sviluppare le sue capacità di espressione corporea e con esse migliorare la propria fiducia e conoscenza di sé.
1. Chiedete agli studenti di raccontare storie che conoscono. Registrate il video e poi guardatelo con gli studenti, chiedendo loro di concentrarsi sul linguaggio del corpo in modo da poter identificare quali aspetti devono essere migliorati. I bambini sono di solito molto onesti e possono riconoscere ciò su cui è necessario lavorare (per sapere di più sulla realizzazione del video, consultate scheda pratica “Registrazione audio”).
Suggerimenti
- Riprendete brevi passaggi includendo tutti gli studenti della classe, in modo da creare una motivazione per tutti a migliorare.
- Chiedete agli studenti di prendere appunti e condividere le loro idee tra di loro.
2. Poiché la narrazione orale è un’arte performativa, gli esercizi proposti possono essere eseguiti durante le lezioni di teatro/drammatizzazione, iniziando da quegli aspetti che per gli studenti risultano più difficili.
Consiglio: In una sessione, si possono preparare proposte di esercizi sui quattro aspetti della comunicazione non verbale elencati sopra: postura, espressione facciale, gesti e voce.
💡 Attività per praticare la postura
- Chiedere ad ogni bambino di pronunciare una frase in diverse posizioni: curvo, a gambe incrociate, seduto o in piedi, individuando così la posizione in cui si sente più a suo agio. Discutete le opinioni individuali e del gruppo.
- Rendete dinamico il gioco di finzione, chiedendo ai bambini di rappresentare con il corpo alcuni personaggi della storia, ad esempio la postura di una strega (spalle curve, mani che si torcono e sorriso malizioso) o quella di un gigante (braccia e gambe divaricate, passi larghi, bocca che cresce per parlare).
- Esercitare i movimenti di contrazione e rilassamento del corpo, come le spalle, le mani, la pancia e far capire ai bambini che quando sono nervosi, contraggono naturalmente alcune parti del corpo e dovrebbero rilassarsi per acquisire una postura più naturale.
- Insegnate le tecniche di rilassamento, stando in posizione seduta per esempio:
– chiedete agli studenti di sentire le dita e le piante dei piedi, rilassandosi al massimo;
– rilassare i muscoli delle gambe e delle ginocchia;
– rilassare le braccia, i palmi e le dita;
– cercare di rilassare il cuoio capelluto e rimuovere le rughe di preoccupazione dal viso;
– chiedete a tutti di sbadigliare e di contrarsi lentamente.
💡 Attività per praticare l’espressione facciale
- Affinché lo studente sia consapevole della propria espressione facciale, sarebbe bene che potesse sperimentare l’espressione delle emozioni guardandosi in uno specchio.
- Un’attività interessante è il gioco delle carte delle emozioni. Ogni studente, dopo aver pescato una carta, deve esprimere un sentimento o un’emozione usando solamente le espressioni facciali, mentre i compagni devono indovinare. Questa tecnica è particolarmente importante quando si racconta una storia e si vuole mantenere l’attenzione di chi ci ascolta.
💡 Attività per allenare i gesti
- Create una mappa corporea della storia, ovvero, aiutare lo studente nella selezione di quei gesti che aiutano la memorizzazione. Questa attività è adatta specialmente ai bambini che hanno difficoltà di apprendimento perché permette al bambino di comunicare in modo più efficace.
💡 Attività per praticare il controllo della voce e del respiro
- Chiedete al bambino di fare un respiro profondo, riempiendo completamente i polmoni come se fossero palloncini che stanno per scoppiare.
- Affinché la voce esca fluentemente, lo studente deve saper fare semplici esercizi di riscaldamento vocale, come: inspirare ed espirare lentamente; inspirare, contare fino a dieci ed espirare; contare fino a cento procedendo per cinque.
- Un esercizio che può aiutare il bambino a conoscere la propria voce, in maniera che possa scegliere quella che desidera usare nei vari momenti della sua narrazione, potrebbe essere quello di ripetere una piccola filastrocca in modi diversi: con suspense, con rabbia, con tristezza, con nervosismo, con gioia, come un annunciatore televisivo, come una pubblicità, come una canzone rock, con una voce lirica, con molta morbidezza, molto forte, veloce, lentamente.
🗺 Esempio di carte per allenare l’espressione facciale
(consultate scheda pratica “Esercizi per migliorare il linguaggio del corpo” e scheda pratica “Esercizi di modulazione della voce”)
🗺 Esempio di mappa gestuale di una storia
GIOCO: “La chiave di Roma”
Ecco la chiave di Roma Roma ha una strada la strada ha una casa la casa ha un tavolo il tavolo ha una gabbia la gabbia ha un nido Il nido ha un uccello che canta e dice uccello nel nido gabbia nido tavolo gabbia casa tavolo casa di strada strada di Roma.