Scheda tematica

Racconti sulla natura

“Gli alberi sono poesie che la terra scrive sul cielo”
Kahlil Gebran

MADRE NATURA

La natura ha da sempre affascinato l’uomo fin dagli albori della nostra specie, ispirando, spaventando e intrigando gli uomini per migliaia di anni. Sono molti i racconti che cercano di spiegare la Natura. In passato, si diceva che le piante parlassero, camminassero, ballassero e persino cantassero. Durante l’era industriale e poi con l’era digitale, il nostro contatto con la natura è andato perduto ma oggi i racconti che parlano della natura stanno tornando, racconti come Moana (Madre Natura), o Pocahontas (Nonna Salice), hanno nuovamente suscitato interesse e grazie alla crescente consapevolezza ecologica abbiamo sempre più storie su piante e natura rappresentati come esseri senzienti.

LE PIANTE PARLANO

Sono numerose le storie in cui, le piante sono in grado di parlare ed altrettante leggende o racconti che spiegano perché non possiamo più sentirle. All’inizio il mondo era in perfetta armonia, e tutti gli esseri viventi: esseri umani, animali e piante, potevano comunicare tra loro. Non sempre tuttavia è colpa degli esseri umani, in alcuni racconti infatti, si narra il perché le piante abbiano perso la facoltà di parlare. La prima che troviamo è originaria della Slovenia, questa fiaba tradizionale narra del tempo in cui gli alberi potevano ancora parlare, ma a causa del loro egoismo persero questa capacità, infatti ogni qualvolta un taglialegna si avvicinava per abbattere uno di loro, questo supplicava affinché risparmiasse la sua vita e tagliasse un altro albero.
Anche in Estonia esiste un racconto simile, in cui il taglialegna si rivolge a Dio per avere aiuto mentre gli alberi continuavano a supplicarlo di non essere abbattuti.
Un’altra storia invece narra delle capacità terapeutiche e di come per questo le piante erano di grande aiuto per gli esseri umani. Un giorno però, alcune di loro risero di una pianta, considerandola ridicola, poiché la sua proprietà era quella di curare la diarrea. Mentre tutte le piante ridevano, Dio, arrabbiato, tolse loro la capacità di parlare.
Tuttavia ancora oggi, anche se le piante non ci parlano più, esiste un linguaggio e un modo di comunicare usando le piante ad esempio inviando fiori a qualcuno.
Sebbene noi non riusciamo più a capirle, la ricerca dimostra che le piante comunicano ancora tra di loro e ci inviano messaggi terapeutici1.

PIANTE MISTERIOSE E MAGIA

Le piante hanno spesso una particolarità quasi magica che deriva probabilmente dai loro numerosi usi in medicina e dai loro poteri curativi. E per questo forse l’uomo è abituato a rispettare il mondo vegetale e ad ammirarlo.
Si diceva che alcune piante avessero poteri magici o fossero senzienti anche i loro nomi sono legati a storie e leggende, ad esempio: “non ti scordare di me” (forget-me-not), si chiama così perché è stato dimenticato da Dio mentre dava i nomi a tutte le altre piante.

RACCONTI EZIOLOGICI DI PIANTE

Nonostante il corpus di racconti legati alle piante non sia altrettanto grande di quello degli animali, esiste anche un corpus eziologico sulle piante, di cui fa parte la storia “non ti scordare di me”(forget-me-not), oppure quella che narra del bucaneve. Secondo un vecchio racconto fiammingo, quando Dio stabilì i colori per tutte le cose, si dimenticò del vento e della neve, così disse loro di andare a chiedere i colori alle altre cose che invece avevano li avevano ricevuti. Tutti rifiutarono, tranne il bucaneve. Per questo tutti i fiori soffrono la crudeltà degli elementi durante l’inverno, tutti, tranne il bucaneve, che in memoria di quel gesto gentile resiste al freddo ed è il primo a crescere in primavera, anche attraverso la neve.

LE PIANTE COME AMBIENTE

Nel corso del tempo la natura ma soprattutto le foreste, hanno rappresentato per gli uomini un ambiente particolare. Rispetto al castello, al villaggio, ai campi, la foresta incarna un luogo speciale, una terra di mezzo.
È un luogo archetipico di cose nascoste, di iniziazione, nel quale esistono regole diverse, fatto di pericoli, e dove gli alberi possono essere creature senzienti.

Si parla spesso di “foresta incantata” o di “foresta proibita”, è un luogo imprevedibile, di caos e moltitudine. La foresta può essere una trappola mortale, dove la gente va di notte per occultare i propri malefici, oppure a cercare un rifugio sicuro per nascondersi dai nemici. La foresta è un luogo in cui perdersi ma nel quale possiamo anche ritrovare noi stessi.

LE PIANTE NELLA RELIGIONE E NELLE CREDENZE

Le piante sono spesso viste come la rappresentazione di un essere più grande, una sorta di spirito divino. Nella tradizione cattolica abbiamo il roveto ardente da cui proviene la parola di Dio, in altre credenze, si parla dell’Albero della Vita, come rappresentazione divina della vita. Nella cultura celtica invece abbiamo il Calendario degli alberi, che utilizza gli alberi al posto dei segni zodiacali.
Nel panteismo giapponese, ogni cosa è abitata dallo spirito divino. Derivano perciò da questi, gli spiriti chiamati kodama. (La parola Kodama si compone di due ideogrammi: 木霊 oppure 木魂 (木- “ko”= albero, 霊 / 魂- “dama” = spirito). I kodama possono essere paragonati alle Driadi, ninfe delle querce (alberi) della mitologia greca. Come le Driadi “abitano” gli alberi. I Kodama possono essere protettori e di buon auspicio o fonte di sventura.

L’IMPORTANZA DEI RACCONTI SULLA NATURA

In tutta la letteratura, la natura svolge un ruolo di grande importanza, rappresentando un semplice luogo incantevole e incantato, oppure un essere senziente detentore di grande saggezza. Piante e alberi possiedono poteri magici e curativi e hanno significati fortemente simbolici. Questa grande rilevanza della Natura è essenziale per lo sviluppo dei bambini e della loro capacità di visione delle cose, poiché li aiuterà a riconoscere il valore della Natura e dei suoi doni e soprattutto a rispettarne la forza.

ATTIVITÀ CON GLI STUDENTI:

• Scegliete una pianta che vi piace (il vostro albero preferito nel vostro giardino o a scuola, il vostro fiore preferito) e cercate di immaginare la sua storia, il perché si chiama così, perché ha questa forma, ecc.
• Guarda il calendario celtico, qual è il tuo albero? Racconta una storia su quell’albero.